Apertura straordinaria 2024 – Giuseppe Ungaretti “Gorizia e il Carso”

L’apertura straordinaria promossa dall’Archivio di Stato di Gorizia, in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Gorizia, è stata dedicata ad un tema molto caro alla memoria del territorio: “Giuseppe Ungaretti. Gorizia e il Carso”.

Alla presenza dellassessore comunale al patrimonio Paolo Lazzeri, dopo i saluti del direttore Marco Plesnicar e del presidente della sezione Adriano Chinni, ha preso la parola il relatore, Gianfranco Trombetta, ideatore del Parco Ungaretti di Castelnuovo di Sagrado (Go), unico nel suo genere ad essere dedicato alla memoria del grande poeta italiano del Novecento.

Traendo spunto dalla visita di Ungaretti a Gorizia e sul San Michele nel maggio del 1966, ospite d’onore al primo Incontro Culturale Mitteleuropeo dedicato alla Poesia, l’oratore ha ricostruito l’intimo legame che unì il poeta soldato a queste terre di confine, espresso attraverso la lettura di brani poco noti, selezionati dalle allocuzioni pronunciate da Ungaretti nel 1966, a Gorizia, nel 1968 a Trieste, in occasione del conferimento della laurea in letteratura “honoris causa” e all’Università di Urbino, a celebrare il proprio ottantesimo compleanno.

Si trattò di episodi quasi del tutto ignorati dalla pur ampia letteratura biografica ungarettiana, forse anche perché non furono pienamente compresi, a causa dello spirito del tempo, in quanto portatori di un richiamo – costante e coerente – all’umana fraternità e ai principi universali della pacifica convivenza tra i popoli che non poteva ricorrere al linguaggio proprio di una retorica celebrativa a senso unico.

Per Ungaretti il Carso è stato un universo dove è avvenuto l’incontro con altri uomini nel segno della comune sofferenza, “solo in mezzo ad altri uomini soli”; da parte loro, Gorizia e il Carso, come scrisse l’allora sindaco di Gorizia Michele Martina, ricevettero in lascito l’anima del poeta, come ha ricordato Gianfranco Trombetta. Un’eredità che ancora suscita interesse ed adesioni, come l’esperienza del Parco tematico di Sagrado testimonia.

L’incontro è terminato con un simpatico scambio di aneddoti e testimonianze, a ricordo di quegli indimenticabili giorni del maggio 1966, dei quale l’Archivio di Stato conserva, nel proprio patrimonio, alcuni interessanti documenti coevi.

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