Inventari on-line

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wdt_ID | Fondo | Introduzione descrittiva | Contenuto | Consistenza | Estremi cronologici | Tipologia di fondo | Strumenti di corredo |
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1 | Amministrazione per le attività assistenziali italiane e internazionali - Ufficio di Gorizia | Fu costituita con D. Lgt. 14 aprile 1945, n. 147 come delegazione del Governo italiano per i rapporti con l'U.N.R.R.A. (United Nations Relief and Retabilitation Administration) per la gestione degli aiuti inviati dalle Nazioni Unite all'Italia, nell'immediato dopoguerra. Era un'amministrazione diretta dello Stato, con uffici a livello provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno ai sensi della legge n. 1340 del 12 agosto 1962. Fu soppressa con legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
“Circolari amministrative” 1946-1974; “Atti amministrativo – contabili” 1951-1973; “Assistenza” 1951-1972; “Programmi socio-assistenziali” 1953-1973; “Stampa – Studi – documentazione”; “U.N.A.C. – U.N.I.C.E.F”. |
bb. 70 | 1946-1974 | Amministrativo | Inventario |
2 | Capitanato circolare di Gorizia | La magistratura con le sue diverse denominazioni di capitanato circolare, reggenza circolare e autorità circolare, risale al 1803, quando fu istituita al posto del consiglio capitaniale di Gorizia. Dopo il periodo di occupazione francese (1809-1813), fu ripristinata nel giugno del 1814 e durò fino al 15 novembre 1860. Fu sostanzialmente la più elevata autorità politico-amministrativa nel territorio ad essa assegnato. A parte la funzione giudiziaria, esercitò potere superiore sulle autorità distrettuali – capitanati prima, uffici distrettuali poi – che la coadiuvavano, ed ebbe compiti di sorveglianza e di governo, cui inerivano particolarmente incarichi su commercio, industria, viabilità, costruzioni, regolazioni di corsi d’acqua, coscrizione militare, culto, ordine pubblico, sicurezza dello Stato. Mutò più volte la propria competenza territoriale. Con ordinanza 23 giu. 1814, n. 8174 del governatore generale provvisorio delle province illiriche, al circolo di Gorizia vennero assegnati i distretti di Gorizia, Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele, Sesana, Santa Croce, Canale, Tolmino e Vipacco. Nel circolo di Gorizia comprendeva: Plezzo, Tolmino, Canale (Canale d’Isonzo) Quisca (San Martino Quisca), Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo), Ajello (Aiello del Friuli), Gorizia, Grafenberg, Santa Croce (Santa Croce di Aidussina), Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso). Con notificazione del 29 nov. 1814, n. 16746, anche Cividale (Cividale del Friuli) risulta assegnata al circolo di Gorizia, mentre al circolo di Trieste furono attribuiti Aquileia, Monfalcone, il triangolo Sagrado-Doberdò-Peteano e la signoria di Sesana. La posizione di Cividale rimane però dubbia, perché la si trova alternativamente compresa ora nelle province venete, ora nel circolo di Gorizia. Nel 1818 al circolo di Gorizia vennero assegnati tre circondari: Canale, con Plezzo, Tolmino e Canale (Canale d’Isonzo); Gradisca, con Quisca, Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo) e Ajello (Aiello del Friuli): Gorizia, con Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso) e Santa Croce (Santa Croce di Aidussina). Nel 1825, vennero aggiunti i distretti di Monfalcone (Cervignano del Friuli), Monfalcone, Duino e Sesana. |
“Affari feudali, urbariali, laudemiali” 1818-1860; “Affari ecclesiastici” 1814-1816, con docc. precedenti: benefici, fondazioni pie, restauro e rendiconti di chiese; “Agricoltura, allevamento, boschi” 1828-1860; “Casa di pena di Gradisca” 1836-1859; “Comuni” 1850-1854: organizzazione, beni; “Corsi d’acqua” 1816-1850: regolazione, costruzioni; “Industria e commercio” 1793-1850; “Ospedali, isituti, fondazioni” 1817-1860; “Varie” 1817-1860: attività di governo, sociali, culturali; costruzioni; antichità; stampa; affari israelitici. |
bb. 41, regg. 125 | 1814-1860 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
3 | Capitanato distrettuale di Gorizia | Il nome del fondo trae origine da una magistratura politica austriaca, sostituita nel 1854 da uffici distrettuali che avevano le stesse funzioni. Nel 1860, gli uffici distrettuali divennero indipendenti e nel 1868 furono eretti a capitanati. I nuovi uffici mantennero le attribuzioni politiche, con l’eliminazione di quasi tutte le funzioni giurisdizionali ed ebbero una maggiore competenza territoriale. I capitanati avevano compiti riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza, il culto, l’istruzione, l’agricoltura, la sanità, l’edilizia ed in genere quelli spettanti in sede superiore al ministero dell’interno e, inoltre, alcuni poteri di polizia anche giurisdizionali. | “Demanio” 1858-1894; “Costruzioni, comunicazioni, strade" 1859, 1880-1914; “Affari militari” 1873; “Affari idrici” 1902-1913; “Affari di caccia” 1909-1910; “Industria” 1906-1914; “Beneficenza” 1882; “Società, enti, spettacoli, affari di polizia” 1869-1910; “Agricoltura” 1885; “Stampa” 1877-1888; “Affari di culto” 1858-1900; “Atti presidiali” 1904-1915; “Atti presidiali della sezione di polizia” 1914-1915. |
bb. 29, regg. 257 | 1860-1918 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
4 | Capitanato distrettuale di Gradisca | La magistratura con le sue diverse denominazioni di capitanato circolare, reggenza circolare e autorità circolare, risale al 1803, quando fu istituita al posto del consiglio capitaniale di Gorizia. Dopo il periodo di occupazione francese (1809-1813), fu ripristinata nel giugno del 1814 e durò fino al 15 novembre 1860. Fu sostanzialmente la più elevata autorità politico-amministrativa nel territorio ad essa assegnato. A parte la funzione giudiziaria, esercitò potere superiore sulle autorità distrettuali – capitanati prima, uffici distrettuali poi – che la coadiuvavano, ed ebbe compiti di sorveglianza e di governo, cui inerivano particolarmente incarichi su commercio, industria, viabilità, costruzioni, regolazioni di corsi d’acqua, coscrizione militare, culto, ordine pubblico, sicurezza dello Stato. Mutò più volte la propria competenza territoriale. Con ordinanza 23 giu. 1814, n. 8174 del governatore generale provvisorio delle province illiriche, al circolo di Gorizia vennero assegnati i distretti di Gorizia, Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele, Sesana, Santa Croce, Canale, Tolmino e Vipacco. Nel circolo di Gorizia comprendeva: Plezzo, Tolmino, Canale (Canale d’Isonzo) Quisca (San Martino Quisca), Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo), Ajello (Aiello del Friuli), Gorizia, Grafenberg, Santa Croce (Santa Croce di Aidussina), Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso). Con notificazione del 29 nov. 1814, n. 16746, anche Cividale (Cividale del Friuli) risulta assegnata al circolo di Gorizia, mentre al circolo di Trieste furono attribuiti Aquileia, Monfalcone, il triangolo Sagrado-Doberdò-Peteano e la signoria di Sesana. La posizione di Cividale rimane però dubbia, perché la si trova alternativamente compresa ora nelle province venete, ora nel circolo di Gorizia. Nel 1818 al circolo di Gorizia vennero assegnati tre circondari: Canale, con Plezzo, Tolmino e Canale (Canale d’Isonzo); Gradisca, con Quisca, Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo) e Ajello (Aiello del Friuli): Gorizia, con Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso) e Santa Croce (Santa Croce di Aidussina). Nel 1825, vennero aggiunti i distretti di Monfalcone (Cervignano del Friuli), Monfalcone, Duino e Sesana. |
“Affari feudali, urbariali, laudemiali” 1818-1860; “Affari ecclesiastici” 1814-1816, con docc. precedenti: benefici, fondazioni pie, restauro e rendiconti di chiese; “Agricoltura, allevamento, boschi” 1828-1860; “Casa di pena di Gradisca” 1836-1859; “Comuni” 1850-1854: organizzazione, beni; “Corsi d’acqua” 1816-1850: regolazione, costruzioni; “Industria e commercio” 1793-1850; “Ospedali, isituti, fondazioni” 1817-1860; “Varie” 1817-1860: attività di governo, sociali, culturali; costruzioni; antichità; stampa; affari israelitici. |
bb. 48, regg. 57 | 1860-1918 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
5 | Comitato provinciale protezione antiaerea - Ufficio di Gorizia | Ufficio periferico, nonché organo esecutivo locale dell’UNPA – Unione Nazionale Protezione Antiaerea. I provvedimenti di protezione antiaerea di competenza dell'UNPA erano: la propaganda e l'addestramento della popolazione alla protezione individuale; la raccolta dei fondi; la costruzione dei ricoveri per conto di privati; la distribuzione di maschere e di indumenti protettivi antigas nonché di materiale di protezione antiaerea sia ai privati cittadini, sia agli Enti obbligati per legge ad acquistarli (ad eccezione del personale dipendente dai Ministeri); la formazione, istruzione e attrezzamento di squadre di volontari in aiuto alla P. S., alla C R. I., ai pompieri e a tutti gli Enti cui compete la protezione dei servizi; gli studi e l'assistenza agli inventori di apparecchi atti a rendere meno gravi gli effetti delle incursioni aeree. |
“Corrispondenza”. | b. 1, regg. 5 | 1935-1946 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
6 | Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia, Idria e Tolmino | Fu istituito con ordinanza del Capo di Stato Maggiore del 23 mag. 1915 nei territori liberati nel corso della prima guerra mondiale, con funzioni riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza e in genere quei compiti spettanti al ministero dell’interno, mantenendo nelle zone amministrate l’organizzazione prima assicurata dalle istituzioni austriache. Dipendeva da un segretario generale, emanazione del Comando supremo dell’esercito. Nel lug. 1919 la direzione dei territori fu sottratta all’autorità militare e passò ai commissari generali civili. | R. Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia, poi R. Vice Commissariato generale civile di Gorizia, poi R. Viceprefettura di Gorizia, poi R. Sottoprefettura di Gorizia; R. Commissariato civile per il distretto politico di Longatico, poi R. Commissariato per il distretto politico di Idria, poi R. Sottoprefettura di Idria; R. Commissariato civile per il distretto politico di Tolmino, poi R. Sottoprefettura di Tolmino. |
bb. 90, reg. 1 | 1919-1926 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
7 | Commissariato civile per il distretto politico di Gradisca | Fu istituito con ordinanza del Capo di Stato Maggiore del 23 mag. 1915 nei territori liberati nel corso della prima guerra mondiale, con funzioni riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza e in genere quei compiti spettanti al ministero dell’interno, mantenendo nelle zone amministrate l’organizzazione prima assicurata dalle istituzioni austriache. Dipendeva da un segretario generale, emanazione del Comando supremo dell’esercito. Nel lug. 1919 la direzione dei territori fu sottratta all’autorità militare e passò ai commissari generali civili. Nel 1922 i commissariati civili vennero sostituiti dalle prefetture e i commissari civili assunsero la denominazione di sottoprefetti. |
Personale; Pubblica sicurezza; Sanità pubblica; Enti di beneficenza; Ordine pubblico; Elezioni. | bb. 25, reg. 1 | 1917-1922 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
8 | Commissione per i danni di guerra di Gorizia, Gradisca, Tarvisio, Tolmino | Il Decreto Luogotenenziale 13 mar. 1919, n. 395 istituì le Commissioni per l’accertamento e la liquidazione dei danni di guerra. L’art. 3 del citato decreto prevedeva l’istituzione di analoghe commissioni per le terre liberate e con R.D. 13 nov. 1919, n. 2281 furono rese funzionanti le commissioni di Gorizia, Gradisca, Tarvisio e Tolmino, territori dell’ex contea austriaca di Gorizia. | “Atti presidiali” 1920-1932; “Domande di risarcimento” 1921-1934; "Registri”. |
bb. 122, regg. 65 | 1920-1934 | Amministrativo | Inventario |
9 | Direzione provinciale del Tesoro già Ufficio provinciale del Tesoro | Introdotta a Gorizia nel 1927 come Ufficio provinciale alle dipendenze dei Ministeri delle Finanze e del Tesoro, la Direzione provinciale del Tesoro acquistò piena autonomia nel 1962, passando alle dirette dipendenze del Ministero del Tesoro. Si occupa principalmente di ordinazione delle spese fisse di tutti i Ministeri; di liquidazione delle pensioni; di concessione di indennità ed assegni per mutilati ed invalidi di guerra; di vigilanza sulla riscossione e sul versamento di contributi ed altri proventi di competenza degli istituti di previdenza; del servizio amministrativo dei depositi di competenza della Cassa depositi e prestiti; di accertamento delle entrate amministrate dalla Direzione generale del Tesoro. Con D.M. 8 set. 1999 sul riordino del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica assume la denominazione di Direzione provinciale dei servizi vari. | Archivio generale 1927-1991; Commissione di zona per le pensioni (G.M.A.) 1945-1956; Servizio Cassa depositi e prestiti 1927-1962; Servizio del debito pubblico 1927-1972. |
bb. 8, regg. 1069 | 1927-1991 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
10 | Ispettorato provinciale del lavoro di Gorizia - Mulini e panifici | Introdotto con l’ordinamento italiano, assunse la denominazione di Ispettorato del lavoro nel 1945, mantenendo immutata la funzione di controllo sulla applicazione delle norme concernenti la tutela del lavoro. Con la L. 22 lug. 1961, n. 628, fu inserito nell’ordinamento generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. L’Ispettorato provinciale, sotto il coordinamento e la vigilanza di quello regionale, svolge direttamente su tutto il territorio della provincia i compiti assegnati dal Ministero. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (L. 23 dic. 1978, n. 883) è avvenuto il trasferimento di competenza, in materia di salubrità dei luoghi di lavoro, dall’Ispettorato del Lavoro alle Unità Sanitarie locali. |
Serie dei “mulini e panifici” attivi nei comuni della provincia di Gorizia negli anni dal 1920 al 1965. | bb. 4 | 1920-1965 | Amministrativo | Inventario |
11 | Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Gorizia | Ufficio periferico, nonché organo esecutivo locale del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, fu creato nel 1935 con compiti diretti all’istruzione tecnica, all’assistenza degli agricoltori, alla sperimentazione e in generale alla migliore organizzazione della produzione agricola e all’esame tecnico di tutti i progetti delle opere per le quali sia richiesto il sussidio o il concorso statale. L’avvio dell’ordinamento regionale verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dall’art. 117 Cost., e fra queste agricoltura e foreste, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura degli Ispettorati agrari e forestali quale conseguenza della loro regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 1116, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di agricoltura e foreste, oltre che di industria e commercio, turismo e industria alberghiera, istituzioni ricreative e sportive, lavori pubblici. | Circolari; Direzione; Amministrazione; Personale; Corsi professionali; Mostre; Esposizioni; Istruzione; Stampa; Zootecnia; Caseifici; Culture diverse (Bachicoltura, agricoltura, gelsicoltura, piante mediche, viticoltura, fitopatologia, orticoltura, frutticoltura); Consorzi; Sussidi; Danni all’agricoltura. |
bb. 381, regg. 5 | 1928-1967 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
12 | Ispettorato provinciale dell'alimentazione di Gorizia | Il servizio provinciale dell’alimentazione nasce nel 1939, come servizio di approvvigionamento nazionale in periodo di guerra. Con la legge 6 mar. 1958, n. 199 le attribuzioni in materia alimentare furono devolute al Ministero dell’agricoltura e delle foreste. Venne quindi istituita all’interno del Ministero la direzione generale dell’alimentazione, a sua volta articolata in ispettorati compartimentali dell’alimentazione con circoscrizione regionale o interregionale e in ispettorati provinciali dell’alimentazione. L’estensione dell’ordinamento regionale, verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dall’art. 117 Cost., e fra queste l’alimentazione, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura dell’Ispettorato quale conseguenza della sua regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 1116, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia anche in materia di alimentazione. | “Personale” 1946-1959; “Circolari” 1946-1959; “Spese” 1948-1959; “Amministrazione” 1948-1959; “Corrispondenza" 1948-1959. |
bb. 37 | 1939-1975 | Amministrativo | Inventario |
13 | Ispettorato ripartimentale delle foreste di Gorizia | Organo periferico del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, inserito nella Direzione generale dell’economia montana e delle foreste, provvede in via esecutiva ai compiti tecnici, amministrativi e di polizia. Esercita altresì le attribuzioni delegate dall’Ispettorato distrettuale. L’ordinamento regionale verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dal’art. 117 Cost., e fra queste agricoltura e foreste, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura degli Ispettorati agrari e forestali quale conseguenza della loro regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 2226, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di agricoltura e foreste, oltre che di industria e commercio, turismo e industria alberghiera, istituzioni ricreative e sportive, lavori pubblici. |
Circolari; Vincoli e svincoli di terreni; Stazioni forestali; Amministrazione; Statistica forestale. |
bb. 179, regg. 25 | 1946-1964 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
14 | Polizia di Stato - Sezione di Polizia stradale di Gorizia | Ai servizi di polizia stradale provvede il Ministero dell’Interno, a cui detti compiti furono attribuiti per la prima volta nel 1947. L’attività si esplica attraverso: la prevenzione e l’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; la rilevazione degli incidenti stradali; la predisposizione e l’esecuzione dei servizi diretti a regolare il traffico; la scorta per la sicurezza della circolazione; la tutela e il controllo sull’uso della strada. Gli organi di polizia stradale concorrono anche alle operazioni di soccorso automobilistico e stradale. | “Registri verbali” 1961-1983; “Registro dei versamenti” 1970-1989; “Registri incidenti” 1961-1985; “Brogliacci di servizio” 1979-1989; “Protocolli” 1970-1989; |
regg. 47 | 1961-1989 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
15 | Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947) | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | bb. 116, regg. 39 | 1927-1947 | Amministrativo | Inventario | |
16 | Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1945-1986) | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | bb. 1040, regg. 58 | 1945-1986 | Amministrativo | Inventario | |
17 | Prefettura di Gorizia - Archivio generale | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | Verbali di elezioni 1948-1988; Ufficio stralcio di Pola 1919-1947; Invalidi civili - Fascicoli personali 1960-1984; Pratiche di Cemento armato 1962-1972; Comitato Provinciale Prezzi 1950-1988. |
bb. 1982, regg. 214 | 1927-1962 | Amministrativo | Inventario Elenco Verbali di elezioni Elenco Ufficio stralcio di Pola Elenco Liste di cittadinanza |
18 | Questura di Gorizia | Introdotta con l’ordinamento italiano, costituisce l’autorità provinciale di pubblica sicurezza, alle dipendenze della Prefettura, alla quale è affidata la direzione tecnica di tutti i servizi di polizia e di ordine pubblico nella provincia. Si conserva anche la serie “Manifesti” 1946-1969, comprendente bandi e locandine di avvenimenti culturali, folkloristici, politici, sindacali. |
"Informazioni" (fascicoli personali) 1948-1967; “Importazione ed esportazione armi” (fascicoli personali) 1962-1967; “Uccellagioni – licenze” 1958-1962; “Case di tolleranza” 1947-1958; “Manifesti”. |
bb. 460 | 1946-1969 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
19 | Ragioneria provinciale dello Stato | Costituita in attuazione del decentramento dei servizi del Ministero del Tesoro, deriva dalla trasformazione delle preesistenti ragionerie presso le Intendenze di finanza. Ad essa spettano le funzioni di controllo preventivo sui servizi amministrativo-contabili delle Amministrazioni dello Stato; nonché la gestione patrimoniale degli enti soppressi, i cui archivi devono essere versati ai competenti Archivi di Stato. Tra gli archivi acquisiti dalla Ragioneria all’epoca della sua dipendenza dall’Intendenza di Finanza, vi è la documentazione dell’Allied Military Government (G.M.A.), ufficio che era articolato nelle seguenti sezioni: legale, finanziaria, rifornimenti civili, salute pubblica, sicurezza pubblica, monumenti, belle arti e archivi, relazioni pubbliche ed educazione. Dopo il trattato di Parigi del 1947 Gorizia tornava sotto l’amministrazione italiana. La documentazione attesta l’attività svolta dal Governo Militare Alleato (G.M.A.) nel periodo 1940-1946 |
bb. 8 | 1940-1946 | Amministrativo | Nessun inventario presente | |
20 | Ufficio del Genio Civile di Gorizia | Introdotto con l’amministrazione italiana, dopo che Gorizia fu ricostituita in provincia, l’Ufficio del Genio civile è un organo tecnico-esecutivo dell’Amministrazione dei lavori pubblici. Alle Regioni a statuto speciale sono stati trasferiti gli uffici del Genio civile a competenza generale; per il Friuli Venezia Giulia il trasferimento avvenne con il D.P.R. 25 nov. 1975, n. 902. Il Ministero dei lavori pubblici è stato accorpato nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che svolge le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di identificazione delle linee fondamentali dell’assetto del territorio, con riferimento alle reti infrastrutturali e al sistema delle città e delle aree metropolitane, alle politiche urbane e dell’edilizia abitativa e demaniale, alle opere marittime e infrastrutture idrauliche. |
Edilizia scolastica, demaniale, abitativa; Opere stradali, igienico-sanitarie, marittime; Idraulica; Bonifiche; Personale; Amministrazione; Danni di guerra. |
bb. 1473, regg. 206 | 1923-1966 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
21 | Ufficio distrettuale di Monfalcone - Sezione di Commissariato | Nel 1814, caduto l’Impero napoleonico, Monfalcone ritornò all’Austria, che vi stabilì un Ufficio distrettuale, dapprima dipendente da Trieste, poi, da Gorizia dal 1825, per la parte politica, e dal 1829, per quella giudiziaria. L’Ufficio distrettuale – la minor autorità statale periferica – era diviso in due Sezioni: il Commissariato con funzioni politiche e amministrative, e il Giudizio distrettuale con funzioni giudiziarie. Gli atti della sezione giudiziaria dell’ufficio distrettuale, per gli anni 1814-1850, formano una serie dell’inventario del Giudizio distrettuale di Monfalcone - 1798-1922. |
bb. 2, regg. 3 | 1814-1859 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
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22 | Ufficio provinciale della Motorizzazione civile | Nel 1922 l’Ufficio speciale delle ferrovie, istituito nell’ambito del Ministero dei lavori pubblici nel 1905, cambiò la propria denominazione in quella di “Ispettorato generale delle ferrovie, tramvie ed automobili” e fu posto alle dipendenze del Ministero delle comunicazioni. Fu introdotto a Gorizia con l’avvento dell’amministrazione italiana e dopo la ricostituzione della provincia. Nel 1941 l’ufficio assunse la denominazione di “Ispettorato generale della Motorizzazione Civile dei Trasporti in Concessione” (MCTC) con la funzione di coordinamento fra i trasporti automobilistici e gli altri mezzi di trasporto. Nel 1967 l’Ispettorato fu trasformato in Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione, articolata in una sede centrale ed in uffici periferici a livello provinciale, oltre a quattro direzioni compartimentali nelle Regioni a statuto speciale. Dal 1999 il Ministero dei trasporti ha assunto la denominazione di Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, articolato in quattro dipartimenti, tra cui quello di Dipartimento per i trasporti terrestri, in cui è inserito l’Ufficio della motorizzazione civile. | “Registri di immatricolazione veicoli” 1924-1979; “Registri di immatricolazione motocicli” 1924-1979; "Registri di immatricolazione rimorchi” 1924-1984. |
regg. 387 | 1923-1984 | Amministrativo | Inventario |
23 | Unione nazionale protezione antiaerea - Ufficio di Gorizia | Ai sensi del R.D. 14 mag. 1936, n. 1062, l’UNPA, costituita da volontari della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale e da anziani esonerati dal servizio militare, aveva lo scopo di integrare l’azione degli organi statali preposti alla protezione antiaerea, provvedendo a diffondere nel Paese la conoscenza dei pericoli della guerra aerea collaborando nell’attuazione dei provvedimenti relativi a detta protezione. L’UNPA, con sede centrale a Roma e attività estesa a tutto il territorio nazionale, era posta sotto la vigilanza del Ministero della Guerra, che ne determinava l’organizzazione e l’azione per il tempo della guerra, con direttive mirate. | “Disposizioni di massima”; “Personale”; “Corrispondenza”; “Capifabbricato e capiricovero”. |
bb. 6, regg. 3 | 1935-1946 | Amministrativo | Inventario |
24 | Catasto Giuseppino | Con patente 20.4.1785, Giuseppe II ordinò la revisione dei catasti, imponendo nuovi sistemi di accertamento e di esazione dell’imposta fondiaria. Nelle contee di Gorizia e di Gradisca, dov’era in vigore il sistema prescritto nel 1751 da Maria Teresa, i nuovi elaborati, affidati alla direzione di Carlo Morelli – e perciò popolarmente detti anche catastazione morelliana o nuova perticazione – furono condotti a termine, nel 1789. La nuova imposta fu riscossa soltanto per un semestre, perché Leopoldo II, succeduto a Giuseppe nel febbraio del 1790, mosso da pressioni fattegli e forse da un’oggettiva imperfezione nell’impostazione di base dei nuovi catasti, stabilì il ritorno al vecchio sistema teresiano, con patente 26 aprile 1790. Il catasto Giuseppino rimase, così, soltanto a fondamento di alcune aggiunte e variazioni apportate alle “Tavole provinciali”, e fu aggregato appunto all’archivio dell’ufficio tavolare. |
“Registri particellari”; “Repertori”; "Libri mastri" |
regg. 251 | 1785-1790 | Catastale | Introduzione Inventario Schede toponomastiche |
25 | Catasto secc. XIX-XX | Nuovi precetti fondamentali furono emanati con legge 24 mag. 1869 , successivamente modificata, e con legge 23 mag. 1883 e ordinanza del ministero delle finanze 11 giu. 1883 il funzionamento del catasto, in cui veniva fra l’altro contemplata la compilazione di fogli di possesso e rinnovato l’obbligo della concordanza fra il catasto e il libro fondiario. | I catasti del sec. XIX comprendono mappe, elaborati d’impianto e fogli di possesso, riferiti anche a comuni censuari, ora appartenenti alla provincia di Udine. | bb. 199, regg. 316, mappe 3978, schizzi 1361 | 1811-1978 | Catastale | Inventario Mappe Inventario Elaborati Inventario Schizzi di indicazione Mappe digitali |
26 | Catasto Teresiano | Maria Teresa, spinta da necessità finanziarie connesse soprattutto con le esigenze militari del tempo, intraprese a metà del 1700 una revisione delle contribuzioni fondiarie. Nelle contee di Gorizia e Gradisca l’impresa, ordinata con patente sovrana del 9 ottobre 1750, fu attuata con la misurazione effettiva, iniziatasi nel luglio 1751 e condotta a termine in tempi brevi. Gli elaborati dell’operazione sono noti come Catasto teresiano o Vecchia perticazione. La validità fiscale del catasto teresiano cessò con l’introduzione del nuovo catasto, disposto nel 1817 da Francesco II con il quale l’amministrazione austriaca provvide a riordinare la materia, prescrivendo l’assunzione di misurazioni, mappe e stime, anche per quei territori che erano rimasti assegnati alle province illiriche. Il sistema venne disattivato in seguito alle leggi sui libri fondiari pubblicate fra il 1871 e il 1875. |
"Repertori e registri particellari" 1751-1768; "Ristretti nominativi" dei distretti di Gorizia e di Gradisca s.d.; "Libri di aggravati e di percipienti aggravi" del distretto di Gradisca s.d.; "Libri delle trascrizioni" 1764-1860; "Ternioni di partite regolate" s.d.; "Maestri contribuzionali" 1762-1811. |
regg. 294 | 1751-1860 | Catastale | Introduzione Inventario |
27 | Ufficio tavolare di Gorizia | Con patente 10 gen. 1761 Maria Teresa dispose per l’istituzione nella contea di Gorizia e Gradisca di un ufficio delle pubbliche intavolazioni. Esso non aveva fini fiscali ma era stato istituito per « sostegno dell’universal credito », garantendo la certezza di alcuni diritti (proprietà, pesi ed altro) su beni immobili, mediante l’attribuzione di valore dichiarativo e costitutivo alla loro iscrizione nelle tavole provinciali. A base delle iscrizioni fu preso il catasto teresiano e successivamente, per la revisione parziale, quello giuseppino. Per questo motivo i due catasti furono conservati insieme con gli atti dell’ufficio tavolare. Il 1 gennaio 1812, con l’introduzione della legislazione francese nelle province illiriche l’ufficio tavolare fu soppresso e gli atti spediti a Trieste nell’ufficio di conservazione delle ipoteche, finché, ritornata l’amministrazione austriaca, il decreto aulico 20 sett. 1814 ripristinò l’ufficio tavolare, prevedendo anche il completamento della procedura interrotta nel periodo napoleonico. Nel 1850, nel nuovo ordinamento giudiziario, le tavole passarono ad una seconda sezione del giudizio distrettuale, per finire, con la riorganizzazione del 1854, al tribunale circolare. L’intera materia fu ripresa nel 1871 da una legge generale sui libri fondiari e sulla procedura di attivazione, applicata nelle contee di Gorizia e Gradisca con la legge 5 nov. 1874, e dall’ordinanza del ministero della giustizia 26 febbr. 1875, che rinnovarono completamente le tavole, attivando l’istituto attualmente in funzione, che ebbe successive modificazioni, e fu trasferito, con d.p.r. 24 febbr. 1971, n. 234, dalla pretura all’ente regione. |
Libri degli strumenti tavolari 1761-1891; Libri fondiari 1761-1891; Giornali tavolari e Giornali del libro fondiario 1824-1911; Atti d’avvio del nuovo sistema tavolare 1876-1892; Mappe. |
bb. 36, regg. 1039, mappe 398 | 1761-1940 | Catastale | Introduzione Libri degli strumenti tavolari Inventario Libri degli strumenti tavolari Inventario Libri fondiari |
28 | Ufficio tecnico erariale di Gorizia | Assunse tale denominazione con il r.d. 22 ottobre 1936, n. 2007 con compiti in materia di :consulenze tecniche erariali, conservazione del catasto terreni, stime, formazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano, accertamenti dei danni di guerra. Soppresso nel 1996, le sue competenze sono state assorbite dall'Ufficio del Territorio di Gorizia, a sua volta sostituito nel 2001 dall'Agenzia del Territorio. |
“Mappe - Copioni di Visura” | mappe 1789 | 1926-1940 | Catastale | Nessun inventario presente |
29 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Atti integrativi (1830-1927) | 1830-1927 | Comunale | Inventario | |||
30 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Atti integrativi (1928-1956) | 1928-1956 | Comunale | Inventario | |||
31 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Consiglio scolastico urbano | bb. 24, regg. 25 | 1870-1927 | Comunale | Inventario | ||
32 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Mappe catastali | mappe 762 | 1812-1922 | Comunale | Nessun inventario presente | ||
33 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Materiale cartografico | carte 225 | 1846-1953 | Comunale | Inventario |
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34 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Registri integrativi | 1790-1927 | Comunale | Inventario | |||
36 | Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1927) | 1830-1927 | Comunale | Inventario | |||
37 | Archivio storico del Comune di Gorizia (1928-1956) | Per decodificare categorie e classi, fare riferimento al titolario | 1928-1956 | Comunale | Titolario Inventario |
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38 | Archivio storico del Comune di Lucinico - Archivio generale | bb. 18, regg. 56 | 1905-1927 | Comunale | Inventario | ||
39 | Archivio storico del Comune di Piedimonte - Archivio generale | bb. 31, regg. 30 | 1914-1927 | Comunale | Inventario | ||
40 | Archivio storico del Comune di Salcano - Archivio generale | bb. 42, regg. 19 | 1915-1926 | Comunale | Introduzione Inventario |
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41 | Archivio storico del Comune di San Pietro - Archivio generale | bb. 20, regg. 47 | 1868-1927 | Comunale | Introduzione Inventario |
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42 | Archivio storico del Comune di Sant'Andrea - Archivio generale | bb. 27, regg. 41 | 1905-1927 | Comunale | Introduzione Inventario |
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43 | Archivio storico del Comune di Vertoiba in Campisanti - Archivio generale | bb. 24, regg. 52 | 1911-1928 | Comunale | Inventario | ||
44 | Amministrazione corsi merletti in Gorizia | Nella contea, i corsi di merletti, dipendenti dall’I. R. Istituto per le industrie casalinghe femminili di Vienna, risultano attivi durante il periodo asburgico; dal 1908 nuovi corsi furono avviati nel Litorale. Al termine del primo conflitto mondiale i corsi vennero a dipendere dal R. Commissariato generale civile per la Venezia Giulia. Nel 1924 i corsi furono riconosciuti quali Regi Corsi alle dipendenze del Ministero per l’economia nazionale. A partire dal 1 giugno 1960 la vigilanza amministrativo-contabile fu affidata a revisori dei conti dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione, alle cui competenze i corsi erano passati nel frattempo. I corsi statali merletti provenienti dal regime austro-ungarico furono soppressi a decorrere dal 1° settembre 1978. Da tale data, la gestione dell'Amministrazione merletti fu assunta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. L’istituto oggi è operante con la denominazione Scuola Corsi Merletti del Friuli-Venezia Giulia. |
bb. 121, regg. 138 | 1920-1979 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Indice Inventario |
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45 | Camera di commercio, industria e agricoltura di Gorizia | Con la legge del 18 marzo 1850 l'Impero austro-ungarico riordinava radicalmente le Camere di Commercio, unificandone le attribuzioni, la sfera d'azione e la struttura finanziaria precisando, nel contempo, la loro denominazione, modificata e stabilita in quella di "Camere di Commercio e d'Industria". Venivano stabilite in tutto l'Impero 60 Camere, 29 delle quali nelle provincie austriache, 14 nei paesi della Corona ungherese e 17 nelle provincie del Lombardo Veneto, mentre nell'anno successivo veniva emanato il provvedimento legislativo che ne stabiliva minuziosamente scopi e funzionamento. Gli eventi bellici imposero l'evacuazione della città ed anche la Camera di Commercio dovette seguire la sorte comune, trasferendo i suoi uffici ed archivi a Vienna, presso la locale Camera di Commercio ed il Ministero dell'Economia. Nel 1916 il Governo di Vienna sciolse il Consiglio camerale, nominando un suo Commissario e sino al 1918 la Camera non potè svolgere alcuna concreta attività. Nel quadro del nuovo ordinamento corporativo, nel quale dovevano confluire e coordinarsi ai fini comuni gli interessi delle associazioni sindacali di categoria, la Camera di Commercio veniva trasformata in Consiglio provinciale dell'Economia (1926), per poi diventare "Ufficio di Stato" posto alle dipendenze del Ministero delle Corporazioni ed amministrato dal Prefetto nella sua qualità di Presidente del Consiglio. Il Consiglio, cui i tedeschi avevano ridato la denominazione di Camera di Commercio, era controllato dalla "Sezione economica" (Virtschaftsabteilung). Ritornata sotto la sovranità italiana il 16 settembre 1947 la Camera, a fianco dei servizi istituzionali affidatele, si assunse compiti di approntamento ed affiancamento di iniziative a favore del potenziamento economico provinciale e della ricostruzione dell'economia dai danni derivanti dalla guerra. |
“Atti presidiali”; “Iscrizioni di Consorzi o Ditte”; “Marchi di fabbrica”; “Licenze industriali e commerciali”; “Artigianato”; “Commercio”; "Istruzione tecnica e professionale”; “Fiere ed esposizioni"; “Statistica”; “Albi e ruoli camerali”. |
bb. 129, regg. 4 | 1856-1947 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Inventario |
46 | Cassa mutua provinciale di malattia per gli artigiani - Sede di Gorizia | Ai sensi dell'art. 7 della L. 29 dic. 1956, n. 1533 fu istituita la Cassa mutua prov.le malattia con l'estensione dell'assicurazione obbligatoria contro le malattie per la categoria degli artigiani e per i rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi provinciali (cfr. artt. 12 e 13 della L. 25 lug. 1956, n. 860); tutte le casse provinciali facevano capo a una Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Circolari” 1957-1979; “Verbali” 1957-1977; “Deliberazioni” 1957-1981; “Amministrazione” 1958-1982; "Bilanci” 1958-1979; “Protocolli” 1957-1980. |
bb. 49, regg. 54 | 1957-1982 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
47 | Cassa mutua provinciale di malattia per i coltivatori diretti - Sede di Gorizia | Con L. 22 set. 1954, n. 1136 fu resa obbligatoria l'assicurazione malattia per tutti coloro che direttamente e abitualmente si dedicavano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento del bestiame, e per gli appartenenti ai rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi, distinti per comune; in ogni comune era istituita una Cassa mutua comunale dei coltivatori diretti che faceva capo alla Cassa mutua provinciale e tutte erano raccolte in una Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Deliberazioni” 1955-1977; “Amministrazione” 1955-1980; "Bilanci” 1955-1979; “Libri giornali casse mutue comunali” 1955-1977; “Protocolli” 1955-1980. |
bb. 173, regg. 49 | 1955-1981 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
48 | Cassa mutua provinciale di malattia per i commercianti - Sede di Gorizia | Con L. 27 set. 1960, n. 1397 fu resa obbligatoria l'assicurazione malattia per tutti coloro che direttamente e abitualmente si dedicavano ad attività commerciali, e per gli appartenenti ai rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi provinciali; in ogni provincia era istituita una Cassa mutua malattia provinciale dei commercianti che faceva capo alla Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Verbali” 1962-1977; “Deliberazioni” 1964-1981; “Amministrazione” 1961-1983; “Protocolli” 1973-1983. |
bb. 26, regg. 3 | 1961-1983 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
49 | E.N.A.L., Ente nazionale assistenza lavoratori di Gorizia | L’Istituto che trae origine dal "Dopolavoro Italiano"; costituito in "Opera Nazionale Dopolavoro" nel 1925, assunse la denominazione di ENAL nel 1945. Tra i suoi scopi rientravano la promozione della formazione sociale dei lavoratori mediante l'attuazione dei servizi sociali della ricreazione educativa; lo sviluppo e la valorizzazione delle iniziative e delle manifestazioni popolari. Alle dipendenze della Presidenza del Consiglio e del Ministero del lavoro e previdenza sociale, si articolava in uffici provinciali, presso i quali era costituito un Comitato tecnico provinciale nominato dal consiglio di amministrazione. Venne soppresso e posto in liquidazione con la legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
“Affari generali”; “Circolari”; “Contabilità”; “Personale”; “Sport”; “Giochi”; “Turismo"; “Arte e cultura”; “Folklore”.. | bb. 345, regg. 310 | 1945-1983 | Enti, associazioni, fodazioni | Elenco |
50 | E.N.A.O.L.I., Ente nazionale per l'assistenza agli orfani dei lavoratori italiani - Sede di Gorizia | L’Ente, istituito con L. 27 giugno 1941 e riorganizzato con D. Lvo 23 marzo 1948, assisteva fino al compimento del diciottesimo anno di età gli orfani di padre o di madre, purché uno dei due genitori fosse soggetto alle assicurazioni sociali obbligatorie e ricorressero gravi motivi di ordine ambientale ed economico. L'assistenza veniva estesa anche ai figli dei grandi invalidi del lavoro, dei pensionati e dei titolari di rendite totalmente invalidi, quali i ciechi, i paralitici, i tubercolotici. Le sue funzioni furono trasferite ai comuni competenti per territorio in applicazione della legge di soppressione del 21 ottobre 1978, n. 641. | “Personale”; “Assistenza economica, sanitaria, medico psico pedagogica”; “Avviamento al lavoro”; “Orientamento scolastico e professionale”; “Colonie estive”; “Dati statistici”; “Circolari”; “Bollettini, regolamenti interni”; “Schede assistenza”; “Protocolli”. |
bb. 89, regg. 60 | 1961-1980 | Enti, associazioni, fodazioni | Nessun inventario presente |
51 | E.N.A.P.I., Ente nazionale artigianato e piccole industrie di Gorizia | L'Istituto per il promovimento delle industrie di Gorizia nasce nel 1902 su iniziativa della Camera di Commercio al fine di sostenere le piccole imprese locali e per promuovere, secondo la legge austriaca del 9 aprile 1873, la costituzione di cooperative di consumo e consorzi per l'acquisto di materie prime, produzione e vendita. l'Istituto si sviluppò fino a comprendere diversi uffici e servizi: ufficio della mediazione del lavoro, la biblioteca aperta alla consultazione pubblica, la Scuola speciale di perfezionamento per pittori decoratori e arti affini oltre ad una serie diversificata di corsi di formazione professionale. Tra le iniziative, quella di promozione delle industrie casalinghe, già esistenti, tra cui quella del merletto. Vennero inoltre organizzate numerose esposizioni e mostre. Dopo il conflitto, nel 1921, l'Istituto di Gorizia fu unito agli altri Istituti di Venezia, Trieste, Rovereto e Bolzano, nella Federazione degli Istituti per la protezione e lo sviluppo delle piccole industrie nelle Tre Venezie, dotato di Statuto e Regolamento interni. L' 8 ottobre 1925 viene istituito a Roma l'Ente nazionale per l'artigianato e le piccole industrie (ENAPI): l'Istituto goriziano si vede riconoscere le attribuzioni di Comitato per le piccole industrie, poi sede periferica dell'ENAPI. Nel 1938 a Roma viene istituito un nuovo ente, l'Istituto nazionale fascista per l'addestramento e il perfezionamento dei lavoratori dell'industria (INFAPLI) con il compito di incrementare e perfezionare le capacità tecnico professionali dei lavoratori dell'industria. A livello locale i dirigenti della Unione degli Industriali e della Unione dei lavoratori dell'industria organizzano e gestiscono i corsi, con la possibilità di delega all'Enapi. Nel 1945 L'Enapi viene trasformato in delegazione locale dell'ENAPI, dipendendo poi dalla Direzione generale dell'artigianato e delle piccole industrie, costituita presso il Ministero dell'industria e del commercio, con D. L. 23 febbraio 1946 n. 223. L'Enapi fu soppresso e posto in liquidazione in seguito alla legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
"Istituto"; "Personalia"; "Istruzione"; "Esposizioni"; "Conferenze"; "Mediazione del lavoro"; "Contributi"; "Biblioteca"; "Consorzi"; "Collezioni"; "Azione a favore degli apprendisti"; "Cassa"; "Segretariato del popolo"; "Credito"; "Statistica"; "Commissione ufficiosa d'esame ai lavoratori"; "Amministrazione"; "Contabilità"; "Protocolli"; "Bottega d'arte Gorizia"; "Gestione merletti"; "INFAPLI". |
bb. 229, regg. 72 | 1903-1980 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Indice Inventario |
Fondo:
Introduzione descrittiva:
Contenuto:
Consistenza:
Estremi cronologici:
Tipologia di fondo:
Strumenti di corredo: