Una donna molto coraggiosa, dalla vita piuttosto avventurosa è stata Irene Warchavsky, apolide, nubile, giornalista.
Irene, nata nel 1920 a Batum (attuale Batumi, in Georgia) da genitori di origine e cittadinanza russa, all’età di 4 mesi emigrò con la madre a Parigi, dove restò per 8 anni fino al 1928, anno in cui rimase orfana e si trasferì a Roma dall’unica zia materna Marussia. Nel 1945, alla dipendenza delle truppe anglo-americane di Roma, fu trasferita a Trieste e assegnata all’Ente radio di Trieste. Nel 1951 lasciò Trieste “sembra per” recarsi a Londra (Inghilterra) per sposarsi con un maggiore dell’esercito inglese.
Parlava 4 lingue: italiano (aveva frequentato a Roma le scuole fino alla V ginnasio), russo, inglese e francese.
“Durante il periodo di occupazione tedesca fu impiegata presso l’ufficio stampe della città aperta di Roma, dove, sfidando la sorveglianza dei nazi-fascisti, si prodigò per la causa della resistenza a favore di patrioti italiani.”
“Dall’8/9/1943 fino alla fine della guerra avrebbe lavorato presso il CLN di Roma, servizio di stampa clandestina” e nello stesso periodo avrebbe “lavorato per il Servizio stampa del Vaticano a Roma”.
“Per il lungo tempo trascorso in territorio italiano e per le circostanze emerse, è da considerarsi assimilata per gli usi e costumi, all’ambiente nazionale”.
Segnatura: ASGO, Prefettura di Gorizia – Archivio generale, b. 600, f. 1670
Via dell’Ospitale, 2
34170 Gorizia
tel. +39 0481 532105
Codice fiscale: 80001220310
direttore dott. Marco Plesnicar
Lunedì e mercoledì
8.00 – 11.00
11.00 – 14.00
14.00 – 16.30
Martedì, giovedì e venerdì
8.00 – 11.00
11.00 – 14.00