Temporanea restrizione presa pezzi
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
In agosto, periodo di vacanze e di spostamenti su ruota, via aria e via mare, vi presentiamo una sorpresa “marittima”! Vi illustriamo una chicca ritrovata durante il lavoro di indicizzazione delle pratiche relative alla categoria NC II (fondo “Giudizio distrettuale di Monfalcone”, 1798-1922), che contiene prevalentemente le richieste di risarcimento dei danni di guerra subiti dagli immobili del Monfalconese ma anche altre richieste non classificate.
Tra gli atti è stata individuata una relazione datata 14 settembre 1921 sulle lesioni riportate dal piroscafo di bandiera inglese “Roxburgh” (ex Cressington Court) il 9 agosto di quell’anno, durante le operazioni di ormeggio alla banchina del Punto franco di Trieste. Gli ingegneri navali chiamati ad eseguire la perizia descrivono le caratteristiche dell’imbarcazione, costruita nel 1908 a Stockton dalla ditta Richard[son], Duck & Co. (azienda inglese di cantieristica navale, attiva tra il 1855 e il 1925), immessa in un bacino galleggiante a Monfalcone per essere riparata. Scoprono la presenza di danni allo scafo non solo a poppa, quando il piroscafo ha toccato il fondo a Trieste: risulta che c’erano dei danni anche a prora e che, “da informazioni avute”, erano stati prodotti tempo prima, nel Rio Paranà, in prossimità di Buenos Aires. Tuttavia, tale sinistro non rientra nella valutazione dei periti giudiziali in costruzioni navali, i quali segnalano nel dettaglio, limitatamente al danno poppiero, i lavori da eseguirsi, tra cui la riparazione del timone.
Non è purtroppo pervenuto l’elaborato grafico del piroscafo; nondimeno, dalle misure indicate (in piedi e pollici), possiamo farci un’idea della sua maestosità (più di 100 metri di lunghezza, per una larghezza di più di 15 metri e una altezza di più di 9 metri).
Segnatura archivistica: ASGO, Giudizio distrettuale di Monfalcone (1798-1922), b. 368, f.1009, NCII 562/1921
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
Siamo nel 1802 e il goriziano Giuseppe Persoglia, preso d’amore per questo sport, scrive che, incitato da alcuni Cavalieri e Cittadini di questa città, si è deciso a “tenere il gioco del Pallone, affine di divertire il Publico” con questo “tratenimento” “onesto e nobile che non fa pregiudizio ad alcuni, e desiderato da molti”
Nella sala conferenze della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, nell’ambito del ciclo di incontri “Storie goriziane. Documenti e voci di un territorio”, il direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia, Marco Plesnicar, ha illustrato l’esito del lavoro relativo ad un piccolo ma prezioso complesso documentario
Conferenza di Marco Plesnicar su “Il riordinamento degli Atti civili del Giudizio distrettuale di Quisca (1791-1846)”
Giovedì 24 ottobre 2024 alle ore 18:00 a Palazzo Coronini Cronberg (ingresso da via Coronini 1)
Anche quest’anno la “Domenica di carta” dell’Archivio di Stato di Gorizia si è conclusa con un “tutto esauri-to”: nella mattina di ieri, 13 ottobre 2024 si è infatti svolta la tradizionale iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare gli archivi e le biblioteche statali.
Via dell’Ospitale, 2
34170 Gorizia
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Codice fiscale: 80001220310
direttore dott. Marco Plesnicar
Lunedì e mercoledì
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Martedì, giovedì e venerdì
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