Luglio 2025 – L’estate nei bocciodromi bisiachi

È una storia lunga quella del gioco delle bocce: già nel III secolo a. C. tra i Romani si praticava una peculiare prova di abilità che consisteva nel lanciare delle pietre con lo scopo di avvicinarle a un punto fisso prestabilito; l’espansione dell’Impero permise poi una vasta diffusione del gioco che continuò ad essere registrato in tutta Europa anche nei secoli successivi, con l’utilizzo, questa volta, di palle e palline dei più disparati materiali. Talvolta lodate in quanto attività salutari, altrimenti ostracizzate dai governi a causa delle risse furibonde che scatenavano, le bocce perdurano fino ai giorni nostri, con la codificazione delle regole e l’organizzazione di gare dedicate e sodalizi ad hoc.

 
Come un piccolo tassello in un tale mosaico millenario, nel 1947 nacque la Società Bocciofila Turriachese, punto di riferimento per gli amatori del comune bisiaco, che erano soliti disputare le proprie sfide nel bocciodromo presso la storica trattoria gestita dalla famiglia Spanghero (oggi “Al Peon”). Una lettera del 1966 indirizzata alla Prefettura di Gorizia testimonia la fervente attività promossa dagli associati: essi richiesero, in occasione di una gara che si sarebbe tenuta il 24 luglio di quell’anno, un contributo “sia con denaro, sia con medaglie” , scatenando la curiosità del suddetto ufficio che, nella speranza di ottenere più informazioni sul conto dei Turriachesi, coinvolse il Comando dei Carabinieri di Monfalcone.
 
Il quadro delineato dal Capitano Giuseppe del Core alla vigilia della competizione è a dir poco familiare: è il ritratto di una comunità in fermento, un gruppo di “operai e artigiani di modeste condizioni economiche” riuniti assieme nel calore di una giornata estiva per una sfida, giunta ormai alla sua 4^ edizione, che chiamava a raccolta anche i giocatori dei paesi limitrofi. In ultima istanza è lo stesso carabiniere a consigliare la Pretura sul da farsi, indirizzandola naturalmente a concedere il contributo richiesto, tra le altre motivazioni, anche per favorire lo sviluppo del gioco, particolarmente in voga nell’Italia del boom economico, molto probabilmente per la sua spiccata capacità di fungere da utile svago e collante sociale per le classi popolari.
 
Dopo una lunga vicenda ricca di eventi e riconoscimenti sportivi, nel 2022, a quasi 75 anni dalla fondazione, gli ultimi sodali della Società Bocciofila Turriachese hanno preso la sofferta decisione di terminarne le attività. Nonostante questo, sono ancora molte le associazioni che portano avanti la pratica di uno sport millenario, fondamentalmente semplice, economico e democratico, caratteristiche che garantiscono certo un futuro, fatto di nuove partite da disputare e giovani boccisti da coinvolgere.
 
 
Segnatura archivistica: Prefettura di Gorizia – Archivio di Gabinetto (1945-1986), b. 653, f. 1099, cat. 12-B-8 “Segnalazioni ed informazioni su enti e persone”, documento del 20 luglio 1966

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