31 maggio 1972 – 31 maggio 2022

Nonostante siano passati cinquant’anni, Il ricordo della strage di Peteano rimane vivido nel ricordo collettivo delle nostre comunità. Anzitutto perché a farne le spese furono degli innocenti, a cominciare dai carabinieri, caduti o feriti nel compimento del dovere, fino agli ignari concittadini goriziani coinvolti, loro malgrado, nell’opera di depistaggio delle indagini voluta da apparati eversivi interni allo Stato.

Va detto che la ferita, seppur lenita dal passare del tempo, brucia ancora a causa delle troppe zone d’ombra che occultano la complessa trama della vicenda.

Gli archivi, anche in questo caso, possono offrire un contributo importante alla ricostruzione del contesto storico-istituzionale che fu all’origine del fatto criminoso, fornendo elementi decisivi allo svolgimento delle indagini giudiziarie, a supporto delle inchieste giornalistiche che hanno aiutato ad imboccare la giusta strada da seguire nella ricostruzione di quei tristi eventi. Molto è stato fatto e molto si farà, anche con il contributo degli archivisti di Stato.

L’Archivio di Stato di Gorizia oggi vuole rendere omaggio alla memoria delle vittime: il brigadiere Antonio Ferraro, i carabinieri Donato Poveromo e Franco Dongiovanni, deceduti a causa dell’esplosione; il tenente Angelo Tagliari e il brigadiere Giuseppe Zazzaro, rimasti feriti. Lo fa attraverso la pubblicazione di questi inediti: il telegramma inviato dalla Questura di Gorizia l’indomani dell’attentato, 1 giugno 1972; le fotografie delle solenni esequie di Stato celebrate a Gorizia il 3 giugno 1972 nella chiesa di sant’Ignazio in piazza della Vittoria. Una nota di dolore e, nel contempo, di speranza. Da questa foto non è visibile un particolare significativo: il corteo funebre era stato scortato anche da un’ambulanza, per prestare soccorso nel caso la giovane vedova del brigadiere Antonio Ferraro ne avesse avuto bisogno, portando in grembo la bambina che di lì a poco avrebbe visto la luce e che da nascitura aveva potuto essere presente all’estremo saluto al suo papà.

Segnature archivistiche:

  • ASGO, Direttiva Renzi 2014, “Strage di Peteano (31-5-1972), busta 1, filza 2 [atto];
  • ASGO, Archivio personale Pasquale De Simone (1944-2004), busta 104 [foto].
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Fondi archivistici
Archivio De Simone (4) Archivio notarile - Notai (1563-1915) (1) Archivio storico Coronini Cronberg - Atti e documenti (1257-1950) (6) Archivio storico Coronini Cronberg - Biblioteca (1) Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1956) (4) Archivio storico del Comune di Lucinico (1905-1927) (1) Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Gorizia (1856-1947) (1) Capitanato distrettuale di Gorizia (1860-1918) (2) Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia (1919-1926) (1) Commissariato civile per il distretto politico di Gradisca (1917-1922) (1) Direttiva Renzi 2014 (1) E.N.A.L. (1945-1983) (1) E.N.A.P.I. (1903-1980) (3) Ginnasio-Liceo di Gorizia (1904-1926) (1) Giudizio distrettuale di Gorizia (1898-1922) (1) Giudizio distrettuale di Monfalcone (1798-1922) (2) Giudizio Distrettuale di Quisca – Cause civili (1799-1846) (1) Ispettorato provinciale del lavoro – Serie molini e panifici (1920-1965) (1) Istituto magistrale "Vincenzo Arbarello" di Tolmino (1928-1944) (1) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947) (3) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1945-1986) (3) Prefettura di Gorizia - Archivio generale (1927-1962) (10) Prefettura di Gorizia - Ufficio stralcio di Pola (1919-1947) (1) Pretura di Gradisca (1503-1830) (4) Procura dello Stato (1848-1922) (1) Provveditorato agli studi di Pola (1923-1951) (2) Tribunale circolare di Gorizia - Atti presidiali (1854-1924) (1) Tribunale civico provinciale di Gorizia (1793-1850) (3) Ufficio tavolare di Gorizia – Libri e strumenti tavolari (1761-1891) (1)

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