Ecco il caso di un’imprenditrice: Luisa Elvira Morassi (1903-2002), una donna architetto entrata nella storia.
Nata a Gorizia nel 1903 “da una famiglia molto aperta a interessi e valori culturali e artistici”, sorella dello storico dell’arte Antonio Morassi (cittadino onorario di Gorizia con Biagio Marin ed Ervino Pocar, vissuto tra 1893 e il 1976), “unica allieva del corso, conseguì la laurea in architettura [al Politecnico di Milano] nel 1928, tra le prime (se non la prima) in Italia”. Nel 1923 si trasferì a Milano, per poi tornare a Gorizia nel 1931.
Di Elvira Luisa Morassi e del suo lavoro si trova traccia in alcuni documenti presenti nel fondo “ENAPI” (Ente nazionale per l’artigianato e le piccole industrie).
In una lettera del 12 agosto 1932 dalla Federazione fascista autonoma degli artigiani d’Italia al segretario della Commissione amministrativa della “Bottega artigiana”, si legge che il presidente dell’Ente nazionale per l’artigianato e le piccole industrie chiese che gli fosse spedito non il campionario destinato alle sale campionarie in Firenze nel novembre 1930 ma specificatamente il assortimento dei pizzi di Idria “formato su disegni nuovi, predisposti dalla sig.na arch. Morassi ed eseguiti dalle artigiane di Idria”.
Il lavoro dell’architetto Morassi era particolarmente apprezzato. In un comunicato del 6 settembre 1932 si legge:
“Bottega d’arte. Attiriamo l’attenzione del pubblico sulla Bottega-Mostra artigiana in Corso V. E. N. 10, dove vengono esposti, a rotazione periodica, i migliori oggetti della produzione artigiana e piccolo-industriale della nostra Provincia”. “Fra l’altro il pubblico vi può ammirare […] due graziosi salottini in vimini del Consorzio cestai di Fogliano e vari lavori della ditta Francesco Baucer di Cernizza goriziana eseguiti su disegno dell’arch. sig.na Luisa Morassi.”
Il Comitato amministrativo di questa Bottega d’Arte, nata a Gorizia nel 1931, era costituito prettamente da ingegneri ed architetti maschi; fra loro però spiccò la presenza di Luisa, che nel 1932 non solo fu incaricata di progettare le finestre della bottega, ma con una lettera del 19 ottobre 1932 il segretario generale dell’ENAPI le affidò il compito di
“compiere una particolare azione di assistenza tecnico-artistica a favore degli artigiani che si dispongono a intervenire alla III^ Fiera nazionale dell’artigianato in Firenze”.
Divenne delegata artistica dell’ENAPI, fiduciaria dell’ENAPI per la Provincia di Gorizia per la fiera di Firenze.
L’architetto Morassi però non si fermò qui.
Segnatura: ENAPI, b. 88, f. 992 – Architetto Luisa Morassi
Vinse il “diploma (medaglia d’argento) ed il diploma di collaborazione che la presidenza della Fiera triennale di Milano aveva conferito a coloro che, in occasione della costruzione ed arredamento della “casa media”, riportarono particolare distinzione” (lettera 22 marzo 1934).
Con una lettera, del 23 marzo 1934, Luisa ringraziò per il premio assegnatole. Si segnalano la carta intestata in colore rosso e la firma della “dr. Luisa Morassi Bernardis architetto”.
Segnatura: ENAPI, b. 89, f. 977 – Architetto Luisa Morassi
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