L’undecimo mese del nostro calendario è tradizionalmente dedicato al ricordo delle persone defunte. Si è voluto trarre spunto da questa ricorrenza nella scelta del documento che oggi vi è presentato, estratto dal fondo archivistico “Giudizio distrettuale di Monfalcone”.
L’ente produttore, ossia il Giudizio distrettuale, era un’istituzione del governo asburgico deputata alla trattazione degli affari civili di natura amministrativa e giudiziaria di minor rilevanza, quelli più comuni e, per così dire, correlati alla quotidianità degli abitanti del distretto, nel cui capoluogo esso aveva sede. Dopo la caduta della monarchia asburgica, le sue funzioni furono in gran parte ereditate dalle Preture del regno d’Italia e, successivamente, della repubblica italiana.
Nel caso specifico, questo tribunale si occupava anche della procedura denominata “ventilazione ereditaria”, già illustrata in occasione del documento dello scorso mese di settembre.
Tra i fascicoli della serie “Atti civili vari”, alla segnatura A 183/00 è conservata una corposa “filza” interamente dedicata all’asse ereditario del defunto Francesco Zanolla di Monfalcone (1820-1900), da vivo perito geometra e possidente, il quale, morendo senza figli, lasciò il proprio consistente patrimonio alla vedova e una bella serie di nipoti.
Senza entrare nel merito delle sostanze che costituivano questa eredità (basti ricordare che si componeva di beni mobili, immobili e svariati titoli di credito), di seguito alleghiamo le riproduzioni digitali di due atti, vale a dire il verbale dello spoglio “dei documenti e delle carte di valore” consegnati dalla vedova a Emilio Candellari, imperiale e regio notaio in Monfalcone, alla presenza degli esecutori testamentari, per essere poi sigillati in un plico “legato a croce con uno spago”; due ricevute attestanti le spese sostenute prima e dopo il decesso di Francesco Zanolla, ad attestare il diritto di rimborso a valere sulla eredità stessa, tra le quali la fattura del titolare della “Farmacia G. Cicuta” (nome alquanto curioso per una farmacia, non trovate?), Antonio Radoicovich, nonché l’elenco dei costi correlati alle esequie e alla tumulazione del caro estinto (probabilmente si trattò di un funerale di I. classe, con tanto di “ghirlande, carro funebre, cassa di legno e zingo, cerri, sacerdoti, nonzoli, chiese, pizzighetti, stampe, marche da lettere ecc.”, costato in tutto 701,86 fiorini), predisposta da uno dei numerosi nipoti di Francesco Zanolla, il perito e geometra Nicolò Colautti.
Da notare l’indicazione della doppia valuta che rivela l’ancor recente adozione della corona austroungarica al posto del fiorino, dal 1892, con un tasso di cambio fissato a 2 corone per 1 fiorino. Le varie marche da bollo presenti sulle carte recano la data 1898, a celebrazione del cinquantesimo anniversario dall’assunzione al trono dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo Lorena.
Segnatura: ASGO, “Giudizio distrettuale di Monfalcone (1798-1922)”, b. 355, f. 991, pr. n. NC 141/1919
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