
Aprile 2025 – Il “Compleanno” di Gorizia
Sappiamo che senza gli archivi nessuno di noi potrebbe celebrare il proprio compleanno. In un certo senso, ciò vale anche per la nostra città. Infatti, si deve ad un documento
Immaginate, per un attimo, di non essere raggiungibili telefonicamente perché il vostro nome, o come diremmo oggi “il vostro contatto”, è stato cancellato da tutte le rubriche esistenti.
Siamo a far memoria non di una cancellazione accidentale o causata da chissà quale virus informatico, ma di un’azione progettata e perpetrata nei confronti di un determinato gruppo di persone, di cittadini.
All’interno del fascicolo relativo a “Giudei in provincia di Gorizia”, contenente disposizioni di massima, è reperibile una circolare diramata dalla Regia Prefettura di Gorizia il 2 luglio 1941 a podestà e commissari prefettizi della provincia, nonché alla Società Telefonica delle Venezie, che prescrive: “Eliminazione dei nominativi ebraici dagli elenchi telefonici”.
In base alla disposizione, tutti gli appartenenti alla razza ebraica (inclusi i “discriminati”, vale a dire i non soggetti alle disposizioni nei confronti degli ebrei, in base all’articolo 14 e seguenti del Regio decreto legge 17 novembre 1938-XVII, n.1728 “Provvedimenti per la difesa della razza italiana”) ma anche le ditte ebraiche dovevano essere eliminati, rimossi da elenchi telefonici e anche da pubblicazioni similari, di notevole interesse. A tal fine, le Società telefoniche italiane (sul territorio di Gorizia la TELVE) avevano la possibilità di consultare presso i Comuni della provincia i dati delle denunce di razza ebraica.
Il documento, angosciante nel suo asettico schematismo, fa riflettere sull’importanza della comunicazione anche all’epoca (e anche se ancora su formato cartaceo) e sulle strategie di segregazione adottate per escludere la popolazione ebraica da ogni forma di pubblicità, in un’ottica di immobile isolamento.
Una riflessione per non cancellare e per non dimenticare.
Segnatura archivistica: Prefettura di Gorizia – Archivio di gabinetto (1927-1947), b. 50 f. 104, circolare n. 1375 del 2 luglio 1941
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