Inventari on-line
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wdt_ID | Fondo | Introduzione descrittiva | Contenuto | Consistenza | Estremi cronologici | Tipologia di fondo | Strumenti di corredo |
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1 | Amministrazione per le attività assistenziali italiane e internazionali - Ufficio di Gorizia | Fu costituita con D. Lgt. 14 aprile 1945, n. 147 come delegazione del Governo italiano per i rapporti con l'U.N.R.R.A. (United Nations Relief and Retabilitation Administration) per la gestione degli aiuti inviati dalle Nazioni Unite all'Italia, nell'immediato dopoguerra. Era un'amministrazione diretta dello Stato, con uffici a livello provinciale, alle dipendenze del Ministero dell'Interno ai sensi della legge n. 1340 del 12 agosto 1962. Fu soppressa con legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
“Circolari amministrative” 1946-1974; “Atti amministrativo – contabili” 1951-1973; “Assistenza” 1951-1972; “Programmi socio-assistenziali” 1953-1973; “Stampa – Studi – documentazione”; “U.N.A.C. – U.N.I.C.E.F”. |
bb. 70 | 1946-1974 | Amministrativo | Inventario |
2 | Capitanato circolare di Gorizia | La magistratura con le sue diverse denominazioni di capitanato circolare, reggenza circolare e autorità circolare, risale al 1803, quando fu istituita al posto del consiglio capitaniale di Gorizia. Dopo il periodo di occupazione francese (1809-1813), fu ripristinata nel giugno del 1814 e durò fino al 15 novembre 1860. Fu sostanzialmente la più elevata autorità politico-amministrativa nel territorio ad essa assegnato. A parte la funzione giudiziaria, esercitò potere superiore sulle autorità distrettuali – capitanati prima, uffici distrettuali poi – che la coadiuvavano, ed ebbe compiti di sorveglianza e di governo, cui inerivano particolarmente incarichi su commercio, industria, viabilità, costruzioni, regolazioni di corsi d’acqua, coscrizione militare, culto, ordine pubblico, sicurezza dello Stato. Mutò più volte la propria competenza territoriale. Con ordinanza 23 giu. 1814, n. 8174 del governatore generale provvisorio delle province illiriche, al circolo di Gorizia vennero assegnati i distretti di Gorizia, Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele, Sesana, Santa Croce, Canale, Tolmino e Vipacco. Nel circolo di Gorizia comprendeva: Plezzo, Tolmino, Canale (Canale d’Isonzo) Quisca (San Martino Quisca), Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo), Ajello (Aiello del Friuli), Gorizia, Grafenberg, Santa Croce (Santa Croce di Aidussina), Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso). Con notificazione del 29 nov. 1814, n. 16746, anche Cividale (Cividale del Friuli) risulta assegnata al circolo di Gorizia, mentre al circolo di Trieste furono attribuiti Aquileia, Monfalcone, il triangolo Sagrado-Doberdò-Peteano e la signoria di Sesana. La posizione di Cividale rimane però dubbia, perché la si trova alternativamente compresa ora nelle province venete, ora nel circolo di Gorizia. Nel 1818 al circolo di Gorizia vennero assegnati tre circondari: Canale, con Plezzo, Tolmino e Canale (Canale d’Isonzo); Gradisca, con Quisca, Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo) e Ajello (Aiello del Friuli): Gorizia, con Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso) e Santa Croce (Santa Croce di Aidussina). Nel 1825, vennero aggiunti i distretti di Monfalcone (Cervignano del Friuli), Monfalcone, Duino e Sesana. |
“Affari feudali, urbariali, laudemiali” 1818-1860; “Affari ecclesiastici” 1814-1816, con docc. precedenti: benefici, fondazioni pie, restauro e rendiconti di chiese; “Agricoltura, allevamento, boschi” 1828-1860; “Casa di pena di Gradisca” 1836-1859; “Comuni” 1850-1854: organizzazione, beni; “Corsi d’acqua” 1816-1850: regolazione, costruzioni; “Industria e commercio” 1793-1850; “Ospedali, isituti, fondazioni” 1817-1860; “Varie” 1817-1860: attività di governo, sociali, culturali; costruzioni; antichità; stampa; affari israelitici. |
bb. 41, regg. 125 | 1814-1860 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
3 | Capitanato distrettuale di Gorizia | Il nome del fondo trae origine da una magistratura politica austriaca, sostituita nel 1854 da uffici distrettuali che avevano le stesse funzioni. Nel 1860, gli uffici distrettuali divennero indipendenti e nel 1868 furono eretti a capitanati. I nuovi uffici mantennero le attribuzioni politiche, con l’eliminazione di quasi tutte le funzioni giurisdizionali ed ebbero una maggiore competenza territoriale. I capitanati avevano compiti riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza, il culto, l’istruzione, l’agricoltura, la sanità, l’edilizia ed in genere quelli spettanti in sede superiore al ministero dell’interno e, inoltre, alcuni poteri di polizia anche giurisdizionali. | “Demanio” 1858-1894; “Costruzioni, comunicazioni, strade" 1859, 1880-1914; “Affari militari” 1873; “Affari idrici” 1902-1913; “Affari di caccia” 1909-1910; “Industria” 1906-1914; “Beneficenza” 1882; “Società, enti, spettacoli, affari di polizia” 1869-1910; “Agricoltura” 1885; “Stampa” 1877-1888; “Affari di culto” 1858-1900; “Atti presidiali” 1904-1915; “Atti presidiali della sezione di polizia” 1914-1915. |
bb. 29, regg. 257 | 1860-1918 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
4 | Capitanato distrettuale di Gradisca | La magistratura con le sue diverse denominazioni di capitanato circolare, reggenza circolare e autorità circolare, risale al 1803, quando fu istituita al posto del consiglio capitaniale di Gorizia. Dopo il periodo di occupazione francese (1809-1813), fu ripristinata nel giugno del 1814 e durò fino al 15 novembre 1860. Fu sostanzialmente la più elevata autorità politico-amministrativa nel territorio ad essa assegnato. A parte la funzione giudiziaria, esercitò potere superiore sulle autorità distrettuali – capitanati prima, uffici distrettuali poi – che la coadiuvavano, ed ebbe compiti di sorveglianza e di governo, cui inerivano particolarmente incarichi su commercio, industria, viabilità, costruzioni, regolazioni di corsi d’acqua, coscrizione militare, culto, ordine pubblico, sicurezza dello Stato. Mutò più volte la propria competenza territoriale. Con ordinanza 23 giu. 1814, n. 8174 del governatore generale provvisorio delle province illiriche, al circolo di Gorizia vennero assegnati i distretti di Gorizia, Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele, Sesana, Santa Croce, Canale, Tolmino e Vipacco. Nel circolo di Gorizia comprendeva: Plezzo, Tolmino, Canale (Canale d’Isonzo) Quisca (San Martino Quisca), Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo), Ajello (Aiello del Friuli), Gorizia, Grafenberg, Santa Croce (Santa Croce di Aidussina), Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso). Con notificazione del 29 nov. 1814, n. 16746, anche Cividale (Cividale del Friuli) risulta assegnata al circolo di Gorizia, mentre al circolo di Trieste furono attribuiti Aquileia, Monfalcone, il triangolo Sagrado-Doberdò-Peteano e la signoria di Sesana. La posizione di Cividale rimane però dubbia, perché la si trova alternativamente compresa ora nelle province venete, ora nel circolo di Gorizia. Nel 1818 al circolo di Gorizia vennero assegnati tre circondari: Canale, con Plezzo, Tolmino e Canale (Canale d’Isonzo); Gradisca, con Quisca, Cormòns, Gradisca (Gradisca d’Isonzo) e Ajello (Aiello del Friuli): Gorizia, con Grafenberg, Ranziano, Rifembergo Superiore, San Daniele (San Daniele del Carso) e Santa Croce (Santa Croce di Aidussina). Nel 1825, vennero aggiunti i distretti di Monfalcone (Cervignano del Friuli), Monfalcone, Duino e Sesana. |
“Affari feudali, urbariali, laudemiali” 1818-1860; “Affari ecclesiastici” 1814-1816, con docc. precedenti: benefici, fondazioni pie, restauro e rendiconti di chiese; “Agricoltura, allevamento, boschi” 1828-1860; “Casa di pena di Gradisca” 1836-1859; “Comuni” 1850-1854: organizzazione, beni; “Corsi d’acqua” 1816-1850: regolazione, costruzioni; “Industria e commercio” 1793-1850; “Ospedali, isituti, fondazioni” 1817-1860; “Varie” 1817-1860: attività di governo, sociali, culturali; costruzioni; antichità; stampa; affari israelitici. |
bb. 48, regg. 57 | 1860-1918 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
5 | Comitato provinciale protezione antiaerea - Ufficio di Gorizia | Ufficio periferico, nonché organo esecutivo locale dell’UNPA – Unione Nazionale Protezione Antiaerea. I provvedimenti di protezione antiaerea di competenza dell'UNPA erano: la propaganda e l'addestramento della popolazione alla protezione individuale; la raccolta dei fondi; la costruzione dei ricoveri per conto di privati; la distribuzione di maschere e di indumenti protettivi antigas nonché di materiale di protezione antiaerea sia ai privati cittadini, sia agli Enti obbligati per legge ad acquistarli (ad eccezione del personale dipendente dai Ministeri); la formazione, istruzione e attrezzamento di squadre di volontari in aiuto alla P. S., alla C R. I., ai pompieri e a tutti gli Enti cui compete la protezione dei servizi; gli studi e l'assistenza agli inventori di apparecchi atti a rendere meno gravi gli effetti delle incursioni aeree. |
“Corrispondenza” | b. 1, regg. 5 | 1935-1946 | Amministrativo | La documentazione si trova all'interno del fondo "Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947)", alle buste 103-105 Inventario |
6 | Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia, Idria e Tolmino | Fu istituito con ordinanza del Capo di Stato Maggiore del 23 mag. 1915 nei territori liberati nel corso della prima guerra mondiale, con funzioni riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza e in genere quei compiti spettanti al ministero dell’interno, mantenendo nelle zone amministrate l’organizzazione prima assicurata dalle istituzioni austriache. Dipendeva da un segretario generale, emanazione del Comando supremo dell’esercito. Nel lug. 1919 la direzione dei territori fu sottratta all’autorità militare e passò ai commissari generali civili. | R. Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia, poi R. Vice Commissariato generale civile di Gorizia, poi R. Viceprefettura di Gorizia, poi R. Sottoprefettura di Gorizia; R. Commissariato civile per il distretto politico di Longatico, poi R. Commissariato per il distretto politico di Idria, poi R. Sottoprefettura di Idria; R. Commissariato civile per il distretto politico di Tolmino, poi R. Sottoprefettura di Tolmino. |
bb. 90, reg. 1 | 1919-1926 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
7 | Commissariato civile per il distretto politico di Gradisca | Fu istituito con ordinanza del Capo di Stato Maggiore del 23 mag. 1915 nei territori liberati nel corso della prima guerra mondiale, con funzioni riguardanti la difesa dello Stato, la pubblica sicurezza e in genere quei compiti spettanti al ministero dell’interno, mantenendo nelle zone amministrate l’organizzazione prima assicurata dalle istituzioni austriache. Dipendeva da un segretario generale, emanazione del Comando supremo dell’esercito. Nel lug. 1919 la direzione dei territori fu sottratta all’autorità militare e passò ai commissari generali civili. Nel 1922 i commissariati civili vennero sostituiti dalle prefetture e i commissari civili assunsero la denominazione di sottoprefetti. |
Personale; Pubblica sicurezza; Sanità pubblica; Enti di beneficenza; Ordine pubblico; Elezioni. | bb. 25, reg. 1 | 1917-1922 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
8 | Commissione per i danni di guerra di Gorizia, Gradisca, Tarvisio, Tolmino | Il Decreto Luogotenenziale 13 mar. 1919, n. 395 istituì le Commissioni per l’accertamento e la liquidazione dei danni di guerra. L’art. 3 del citato decreto prevedeva l’istituzione di analoghe commissioni per le terre liberate e con R.D. 13 nov. 1919, n. 2281 furono rese funzionanti le commissioni di Gorizia, Gradisca, Tarvisio e Tolmino, territori dell’ex contea austriaca di Gorizia. | “Atti presidiali” 1920-1932; “Domande di risarcimento” 1921-1934; "Registri”. |
bb. 122, regg. 65 | 1920-1934 | Amministrativo | Inventario |
9 | Direzione provinciale del Tesoro già Ufficio provinciale del Tesoro | Introdotta a Gorizia nel 1927 come Ufficio provinciale alle dipendenze dei Ministeri delle Finanze e del Tesoro, la Direzione provinciale del Tesoro acquistò piena autonomia nel 1962, passando alle dirette dipendenze del Ministero del Tesoro. Si occupa principalmente di ordinazione delle spese fisse di tutti i Ministeri; di liquidazione delle pensioni; di concessione di indennità ed assegni per mutilati ed invalidi di guerra; di vigilanza sulla riscossione e sul versamento di contributi ed altri proventi di competenza degli istituti di previdenza; del servizio amministrativo dei depositi di competenza della Cassa depositi e prestiti; di accertamento delle entrate amministrate dalla Direzione generale del Tesoro. Con D.M. 8 set. 1999 sul riordino del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica assume la denominazione di Direzione provinciale dei servizi vari. | Archivio generale 1927-1991; Commissione di zona per le pensioni (G.M.A.) 1945-1956; Servizio Cassa depositi e prestiti 1927-1962; Servizio del debito pubblico 1927-1972. |
bb. 8, regg. 1069 | 1927-1991 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
10 | Ispettorato provinciale del lavoro di Gorizia - Mulini e panifici | Introdotto con l’ordinamento italiano, assunse la denominazione di Ispettorato del lavoro nel 1945, mantenendo immutata la funzione di controllo sulla applicazione delle norme concernenti la tutela del lavoro. Con la L. 22 lug. 1961, n. 628, fu inserito nell’ordinamento generale del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. L’Ispettorato provinciale, sotto il coordinamento e la vigilanza di quello regionale, svolge direttamente su tutto il territorio della provincia i compiti assegnati dal Ministero. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (L. 23 dic. 1978, n. 883) è avvenuto il trasferimento di competenza, in materia di salubrità dei luoghi di lavoro, dall’Ispettorato del Lavoro alle Unità Sanitarie locali. |
Serie dei “mulini e panifici” attivi nei comuni della provincia di Gorizia negli anni dal 1920 al 1965. | bb. 4 | 1920-1965 | Amministrativo | Inventario |
11 | Ispettorato provinciale dell'agricoltura di Gorizia | Ufficio periferico, nonché organo esecutivo locale del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, fu creato nel 1935 con compiti diretti all’istruzione tecnica, all’assistenza degli agricoltori, alla sperimentazione e in generale alla migliore organizzazione della produzione agricola e all’esame tecnico di tutti i progetti delle opere per le quali sia richiesto il sussidio o il concorso statale. L’avvio dell’ordinamento regionale verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dall’art. 117 Cost., e fra queste agricoltura e foreste, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura degli Ispettorati agrari e forestali quale conseguenza della loro regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 1116, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di agricoltura e foreste, oltre che di industria e commercio, turismo e industria alberghiera, istituzioni ricreative e sportive, lavori pubblici. | Circolari; Direzione; Amministrazione; Personale; Corsi professionali; Mostre; Esposizioni; Istruzione; Stampa; Zootecnia; Caseifici; Culture diverse (Bachicoltura, agricoltura, gelsicoltura, piante mediche, viticoltura, fitopatologia, orticoltura, frutticoltura); Consorzi; Sussidi; Danni all’agricoltura. |
bb. 381, regg. 5 | 1928-1967 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
12 | Ispettorato provinciale dell'alimentazione di Gorizia | Il servizio provinciale dell’alimentazione nasce nel 1939, come servizio di approvvigionamento nazionale in periodo di guerra. Con la legge 6 mar. 1958, n. 199 le attribuzioni in materia alimentare furono devolute al Ministero dell’agricoltura e delle foreste. Venne quindi istituita all’interno del Ministero la direzione generale dell’alimentazione, a sua volta articolata in ispettorati compartimentali dell’alimentazione con circoscrizione regionale o interregionale e in ispettorati provinciali dell’alimentazione. L’estensione dell’ordinamento regionale, verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dall’art. 117 Cost., e fra queste l’alimentazione, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura dell’Ispettorato quale conseguenza della sua regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 1116, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia anche in materia di alimentazione. | “Personale” 1946-1959; “Circolari” 1946-1959; “Spese” 1948-1959; “Amministrazione” 1948-1959; “Corrispondenza" 1948-1959. |
bb. 37 | 1939-1975 | Amministrativo | Inventario |
13 | Ispettorato ripartimentale delle foreste di Gorizia | Organo periferico del Ministero dell’agricoltura e delle foreste, inserito nella Direzione generale dell’economia montana e delle foreste, provvede in via esecutiva ai compiti tecnici, amministrativi e di polizia. Esercita altresì le attribuzioni delegate dall’Ispettorato distrettuale. L’ordinamento regionale verificatosi con il trasferimento delle funzioni amministrative relative alle materie previste dal’art. 117 Cost., e fra queste agricoltura e foreste, ha determinato un mutamento fondamentale nella struttura degli Ispettorati agrari e forestali quale conseguenza della loro regionalizzazione. Il D.P.R. 26 ago 1965, n. 2226, ha disciplinato le norme di attuazione dello statuto speciale della Regione Friuli Venezia Giulia in materia di agricoltura e foreste, oltre che di industria e commercio, turismo e industria alberghiera, istituzioni ricreative e sportive, lavori pubblici. |
Circolari; Vincoli e svincoli di terreni; Stazioni forestali; Amministrazione; Statistica forestale. |
bb. 179, regg. 25 | 1946-1964 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
14 | Polizia di Stato - Sezione di Polizia stradale di Gorizia | Ai servizi di polizia stradale provvede il Ministero dell’Interno, a cui detti compiti furono attribuiti per la prima volta nel 1947. L’attività si esplica attraverso: la prevenzione e l’accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale; la rilevazione degli incidenti stradali; la predisposizione e l’esecuzione dei servizi diretti a regolare il traffico; la scorta per la sicurezza della circolazione; la tutela e il controllo sull’uso della strada. Gli organi di polizia stradale concorrono anche alle operazioni di soccorso automobilistico e stradale. | “Registri verbali” 1961-1983; “Registro dei versamenti” 1970-1989; “Registri incidenti” 1961-1985; “Brogliacci di servizio” 1979-1989; “Protocolli” 1970-1989; |
regg. 47 | 1961-1989 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
15 | Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947) | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | bb. 116, regg. 39 | 1927-1947 | Amministrativo | Inventario | |
16 | Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1945-1986) | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | bb. 1040, regg. 58 | 1945-1986 | Amministrativo | Inventario | |
17 | Prefettura di Gorizia - Archivio generale | Con la sua unione all’Italia dopo la I guerra mondiale, la provincia di Gorizia risultò composta oltre che dai vecchi distretti austriaci di Gorizia, Monfalcone, Gradisca, Sesana e Tolmino, che ne formavano la parte storicamente originaria, anche dai distretti di Longatico, di Postumia, e di Tarvisio. Nel 1923 fu soppressa la provincia di Gorizia e i territori vennero distribuiti fra le province di Trieste, dell’Istria e del Friuli, che ne ebbe la parte principale. Nel 1927 la provincia di Gorizia venne ricostituita, alquanto limitata rispetto a quella del 1923, con i vecchi mandamenti di Aidussina, Canale, Caporetto, Circhina, Gorizia, Gradisca, Idria, Plezzo, Tolmino, Vipacco, e parte di quelli di Comeno e di Cormòns. Infine, nel 1947, dopo il trattato di pace di Parigi, alla provincia furono tolti quasi tutti i territori posti ad oriente e a settentrione di Gorizia e restituiti invece, Monfalcone e Grado. | Verbali di elezioni 1948-1988; Ufficio stralcio di Pola 1919-1947; Invalidi civili - Fascicoli personali 1960-1984; Pratiche di Cemento armato 1962-1972; Comitato Provinciale Prezzi 1950-1988. |
bb. 1982, regg. 214 | 1927-1962 | Amministrativo | Inventario Elenco Verbali di elezioni Elenco Ufficio stralcio di Pola Cittadinanza - fascicoli personali (1931-1962) |
18 | Questura di Gorizia | Introdotta con l’ordinamento italiano, costituisce l’autorità provinciale di pubblica sicurezza, alle dipendenze della Prefettura, alla quale è affidata la direzione tecnica di tutti i servizi di polizia e di ordine pubblico nella provincia. Si conserva anche la serie “Manifesti” 1946-1969, comprendente bandi e locandine di avvenimenti culturali, folkloristici, politici, sindacali. |
"Informazioni" (fascicoli personali) 1948-1967; “Importazione ed esportazione armi” (fascicoli personali) 1962-1967; “Uccellagioni – licenze” 1958-1962; “Case di tolleranza” 1947-1958; “Manifesti”. |
bb. 460 | 1946-1969 | Amministrativo | Nessun inventario presente |
19 | Ragioneria provinciale dello Stato | Costituita in attuazione del decentramento dei servizi del Ministero del Tesoro, deriva dalla trasformazione delle preesistenti ragionerie presso le Intendenze di finanza. Ad essa spettano le funzioni di controllo preventivo sui servizi amministrativo-contabili delle Amministrazioni dello Stato; nonché la gestione patrimoniale degli enti soppressi, i cui archivi devono essere versati ai competenti Archivi di Stato. Tra gli archivi acquisiti dalla Ragioneria all’epoca della sua dipendenza dall’Intendenza di Finanza, vi è la documentazione dell’Allied Military Government (G.M.A.), ufficio che era articolato nelle seguenti sezioni: legale, finanziaria, rifornimenti civili, salute pubblica, sicurezza pubblica, monumenti, belle arti e archivi, relazioni pubbliche ed educazione. Dopo il trattato di Parigi del 1947 Gorizia tornava sotto l’amministrazione italiana. La documentazione attesta l’attività svolta dal Governo Militare Alleato (G.M.A.) nel periodo 1940-1946 |
bb. 8 | 1940-1946 | Amministrativo | Nessun inventario presente | |
20 | Ufficio del Genio Civile di Gorizia | Introdotto con l’amministrazione italiana, dopo che Gorizia fu ricostituita in provincia, l’Ufficio del Genio civile è un organo tecnico-esecutivo dell’Amministrazione dei lavori pubblici. Alle Regioni a statuto speciale sono stati trasferiti gli uffici del Genio civile a competenza generale; per il Friuli Venezia Giulia il trasferimento avvenne con il D.P.R. 25 nov. 1975, n. 902. Il Ministero dei lavori pubblici è stato accorpato nel Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che svolge le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di identificazione delle linee fondamentali dell’assetto del territorio, con riferimento alle reti infrastrutturali e al sistema delle città e delle aree metropolitane, alle politiche urbane e dell’edilizia abitativa e demaniale, alle opere marittime e infrastrutture idrauliche. |
Edilizia scolastica, demaniale, abitativa; Opere stradali, igienico-sanitarie, marittime; Idraulica; Bonifiche; Personale; Amministrazione; Danni di guerra. |
bb. 1473, regg. 206 | 1923-1966 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
21 | Ufficio distrettuale di Monfalcone - Sezione di Commissariato | Nel 1814, caduto l’Impero napoleonico, Monfalcone ritornò all’Austria, che vi stabilì un Ufficio distrettuale, dapprima dipendente da Trieste, poi, da Gorizia dal 1825, per la parte politica, e dal 1829, per quella giudiziaria. L’Ufficio distrettuale – la minor autorità statale periferica – era diviso in due Sezioni: il Commissariato con funzioni politiche e amministrative, e il Giudizio distrettuale con funzioni giudiziarie. Gli atti della sezione giudiziaria dell’ufficio distrettuale, per gli anni 1814-1850, formano una serie dell’inventario del Giudizio distrettuale di Monfalcone - 1798-1922. |
bb. 2, regg. 3 | 1814-1859 | Amministrativo | Introduzione Inventario |
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22 | Ufficio provinciale della Motorizzazione civile | Nel 1922 l’Ufficio speciale delle ferrovie, istituito nell’ambito del Ministero dei lavori pubblici nel 1905, cambiò la propria denominazione in quella di “Ispettorato generale delle ferrovie, tramvie ed automobili” e fu posto alle dipendenze del Ministero delle comunicazioni. Fu introdotto a Gorizia con l’avvento dell’amministrazione italiana e dopo la ricostituzione della provincia. Nel 1941 l’ufficio assunse la denominazione di “Ispettorato generale della Motorizzazione Civile dei Trasporti in Concessione” (MCTC) con la funzione di coordinamento fra i trasporti automobilistici e gli altri mezzi di trasporto. Nel 1967 l’Ispettorato fu trasformato in Direzione generale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione, articolata in una sede centrale ed in uffici periferici a livello provinciale, oltre a quattro direzioni compartimentali nelle Regioni a statuto speciale. Dal 1999 il Ministero dei trasporti ha assunto la denominazione di Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, articolato in quattro dipartimenti, tra cui quello di Dipartimento per i trasporti terrestri, in cui è inserito l’Ufficio della motorizzazione civile. | “Registri di immatricolazione veicoli” 1924-1979; “Registri di immatricolazione motocicli” 1924-1979; "Registri di immatricolazione rimorchi” 1924-1984. |
regg. 387 | 1923-1984 | Amministrativo | Inventario |
23 | Unione nazionale protezione antiaerea - Ufficio di Gorizia | Ai sensi del R.D. 14 mag. 1936, n. 1062, l’UNPA, costituita da volontari della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale e da anziani esonerati dal servizio militare, aveva lo scopo di integrare l’azione degli organi statali preposti alla protezione antiaerea, provvedendo a diffondere nel Paese la conoscenza dei pericoli della guerra aerea collaborando nell’attuazione dei provvedimenti relativi a detta protezione. L’UNPA, con sede centrale a Roma e attività estesa a tutto il territorio nazionale, era posta sotto la vigilanza del Ministero della Guerra, che ne determinava l’organizzazione e l’azione per il tempo della guerra, con direttive mirate. | “Disposizioni di massima”; “Personale”; “Corrispondenza”; “Capifabbricato e capiricovero”. |
bb. 6, regg. 3 | 1935-1946 | Amministrativo | Inventario |
24 | Catasto Giuseppino | Con patente 20.4.1785, Giuseppe II ordinò la revisione dei catasti, imponendo nuovi sistemi di accertamento e di esazione dell’imposta fondiaria. Nelle contee di Gorizia e di Gradisca, dov’era in vigore il sistema prescritto nel 1751 da Maria Teresa, i nuovi elaborati, affidati alla direzione di Carlo Morelli – e perciò popolarmente detti anche catastazione morelliana o nuova perticazione – furono condotti a termine, nel 1789. La nuova imposta fu riscossa soltanto per un semestre, perché Leopoldo II, succeduto a Giuseppe nel febbraio del 1790, mosso da pressioni fattegli e forse da un’oggettiva imperfezione nell’impostazione di base dei nuovi catasti, stabilì il ritorno al vecchio sistema teresiano, con patente 26 aprile 1790. Il catasto Giuseppino rimase, così, soltanto a fondamento di alcune aggiunte e variazioni apportate alle “Tavole provinciali”, e fu aggregato appunto all’archivio dell’ufficio tavolare. |
“Registri particellari”; “Repertori”; "Libri mastri" |
regg. 251 | 1785-1790 | Catastale | Introduzione Inventario Schede toponomastiche |
25 | Catasto secc. XIX-XX | Nuovi precetti fondamentali furono emanati con legge 24 mag. 1869 , successivamente modificata, e con legge 23 mag. 1883 e ordinanza del ministero delle finanze 11 giu. 1883 il funzionamento del catasto, in cui veniva fra l’altro contemplata la compilazione di fogli di possesso e rinnovato l’obbligo della concordanza fra il catasto e il libro fondiario. | I catasti del sec. XIX comprendono mappe, elaborati d’impianto e fogli di possesso, riferiti anche a comuni censuari, ora appartenenti alla provincia di Udine. | bb. 199, regg. 316, mappe 3978, schizzi 1361 | 1811-1978 | Catastale | Inventario Mappe Inventario Elaborati Inventario Schizzi di indicazione Mappe digitali |
26 | Catasto Teresiano | Maria Teresa, spinta da necessità finanziarie connesse soprattutto con le esigenze militari del tempo, intraprese a metà del 1700 una revisione delle contribuzioni fondiarie. Nelle contee di Gorizia e Gradisca l’impresa, ordinata con patente sovrana del 9 ottobre 1750, fu attuata con la misurazione effettiva, iniziatasi nel luglio 1751 e condotta a termine in tempi brevi. Gli elaborati dell’operazione sono noti come Catasto teresiano o Vecchia perticazione. La validità fiscale del catasto teresiano cessò con l’introduzione del nuovo catasto, disposto nel 1817 da Francesco II con il quale l’amministrazione austriaca provvide a riordinare la materia, prescrivendo l’assunzione di misurazioni, mappe e stime, anche per quei territori che erano rimasti assegnati alle province illiriche. Il sistema venne disattivato in seguito alle leggi sui libri fondiari pubblicate fra il 1871 e il 1875. |
"Repertori e registri particellari" 1751-1768; "Ristretti nominativi" dei distretti di Gorizia e di Gradisca s.d.; "Libri di aggravati e di percipienti aggravi" del distretto di Gradisca s.d.; "Libri delle trascrizioni" 1764-1860; "Ternioni di partite regolate" s.d.; "Maestri contribuzionali" 1762-1811. |
regg. 294 | 1751-1860 | Catastale | Introduzione Inventario |
27 | Ufficio tavolare di Gorizia | Con patente 10 gen. 1761 Maria Teresa dispose per l’istituzione nella contea di Gorizia e Gradisca di un ufficio delle pubbliche intavolazioni. Esso non aveva fini fiscali ma era stato istituito per « sostegno dell’universal credito », garantendo la certezza di alcuni diritti (proprietà, pesi ed altro) su beni immobili, mediante l’attribuzione di valore dichiarativo e costitutivo alla loro iscrizione nelle tavole provinciali. A base delle iscrizioni fu preso il catasto teresiano e successivamente, per la revisione parziale, quello giuseppino. Per questo motivo i due catasti furono conservati insieme con gli atti dell’ufficio tavolare. Il 1 gennaio 1812, con l’introduzione della legislazione francese nelle province illiriche l’ufficio tavolare fu soppresso e gli atti spediti a Trieste nell’ufficio di conservazione delle ipoteche, finché, ritornata l’amministrazione austriaca, il decreto aulico 20 sett. 1814 ripristinò l’ufficio tavolare, prevedendo anche il completamento della procedura interrotta nel periodo napoleonico. Nel 1850, nel nuovo ordinamento giudiziario, le tavole passarono ad una seconda sezione del giudizio distrettuale, per finire, con la riorganizzazione del 1854, al tribunale circolare. L’intera materia fu ripresa nel 1871 da una legge generale sui libri fondiari e sulla procedura di attivazione, applicata nelle contee di Gorizia e Gradisca con la legge 5 nov. 1874, e dall’ordinanza del ministero della giustizia 26 febbr. 1875, che rinnovarono completamente le tavole, attivando l’istituto attualmente in funzione, che ebbe successive modificazioni, e fu trasferito, con d.p.r. 24 febbr. 1971, n. 234, dalla pretura all’ente regione. |
Libri degli strumenti tavolari 1761-1891; Libri fondiari 1761-1891; Giornali tavolari e Giornali del libro fondiario 1824-1911; Atti d’avvio del nuovo sistema tavolare 1876-1892; Mappe. |
bb. 36, regg. 1039, mappe 398 | 1761-1940 | Catastale | Introduzione Libri degli strumenti tavolari Inventario Libri degli strumenti tavolari Inventario Libri fondiari |
28 | Ufficio tecnico erariale di Gorizia | Assunse tale denominazione con il r.d. 22 ottobre 1936, n. 2007 con compiti in materia di :consulenze tecniche erariali, conservazione del catasto terreni, stime, formazione e conservazione del nuovo catasto edilizio urbano, accertamenti dei danni di guerra. Soppresso nel 1996, le sue competenze sono state assorbite dall'Ufficio del Territorio di Gorizia, a sua volta sostituito nel 2001 dall'Agenzia del Territorio. |
“Mappe - Copioni di Visura” | mappe 1789 | 1926-1940 | Catastale | Nessun inventario presente |
29 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Atti integrativi (1830-1927) | 1830-1927 | Comunale | Inventario | |||
30 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Atti integrativi (1928-1956) | 1928-1956 | Comunale | Inventario | |||
31 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Consiglio scolastico urbano | bb. 24, regg. 25 | 1870-1927 | Comunale | Inventario | ||
32 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Mappe catastali | mappe 762 | 1812-1922 | Comunale | Nessun inventario presente | ||
33 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Materiale cartografico | carte 225 | 1846-1953 | Comunale | Inventario |
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34 | Archivio storico del Comune di Gorizia - Registri integrativi | 1790-1927 | Comunale | Inventario | |||
36 | Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1927) | 1830-1927 | Comunale | Inventario | |||
37 | Archivio storico del Comune di Gorizia (1928-1956) | Per decodificare categorie e classi, fare riferimento al titolario | 1928-1956 | Comunale | Titolario Inventario |
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38 | Archivio storico del Comune di Lucinico - Archivio generale | bb. 18, regg. 56 | 1905-1927 | Comunale | Inventario | ||
39 | Archivio storico del Comune di Piedimonte - Archivio generale | bb. 31, regg. 30 | 1914-1927 | Comunale | Inventario | ||
40 | Archivio storico del Comune di Salcano - Archivio generale | bb. 42, regg. 19 | 1915-1926 | Comunale | Introduzione Inventario |
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41 | Archivio storico del Comune di San Pietro - Archivio generale | bb. 20, regg. 47 | 1868-1927 | Comunale | Introduzione Inventario |
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42 | Archivio storico del Comune di Sant'Andrea - Archivio generale | bb. 27, regg. 41 | 1905-1927 | Comunale | Introduzione Inventario |
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43 | Archivio storico del Comune di Vertoiba in Campisanti - Archivio generale | bb. 24, regg. 52 | 1911-1928 | Comunale | Inventario | ||
44 | Amministrazione corsi merletti in Gorizia | Nella contea, i corsi di merletti, dipendenti dall’I. R. Istituto per le industrie casalinghe femminili di Vienna, risultano attivi durante il periodo asburgico; dal 1908 nuovi corsi furono avviati nel Litorale. Al termine del primo conflitto mondiale i corsi vennero a dipendere dal R. Commissariato generale civile per la Venezia Giulia. Nel 1924 i corsi furono riconosciuti quali Regi Corsi alle dipendenze del Ministero per l’economia nazionale. A partire dal 1 giugno 1960 la vigilanza amministrativo-contabile fu affidata a revisori dei conti dipendenti dal Ministero della pubblica istruzione, alle cui competenze i corsi erano passati nel frattempo. I corsi statali merletti provenienti dal regime austro-ungarico furono soppressi a decorrere dal 1° settembre 1978. Da tale data, la gestione dell'Amministrazione merletti fu assunta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. L’istituto oggi è operante con la denominazione Scuola Corsi Merletti del Friuli-Venezia Giulia. |
bb. 121, regg. 138 | 1920-1979 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Indice Inventario |
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45 | Camera di commercio, industria e agricoltura di Gorizia | Con la legge del 18 marzo 1850 l'Impero austro-ungarico riordinava radicalmente le Camere di Commercio, unificandone le attribuzioni, la sfera d'azione e la struttura finanziaria precisando, nel contempo, la loro denominazione, modificata e stabilita in quella di "Camere di Commercio e d'Industria". Venivano stabilite in tutto l'Impero 60 Camere, 29 delle quali nelle provincie austriache, 14 nei paesi della Corona ungherese e 17 nelle provincie del Lombardo Veneto, mentre nell'anno successivo veniva emanato il provvedimento legislativo che ne stabiliva minuziosamente scopi e funzionamento. Gli eventi bellici imposero l'evacuazione della città ed anche la Camera di Commercio dovette seguire la sorte comune, trasferendo i suoi uffici ed archivi a Vienna, presso la locale Camera di Commercio ed il Ministero dell'Economia. Nel 1916 il Governo di Vienna sciolse il Consiglio camerale, nominando un suo Commissario e sino al 1918 la Camera non potè svolgere alcuna concreta attività. Nel quadro del nuovo ordinamento corporativo, nel quale dovevano confluire e coordinarsi ai fini comuni gli interessi delle associazioni sindacali di categoria, la Camera di Commercio veniva trasformata in Consiglio provinciale dell'Economia (1926), per poi diventare "Ufficio di Stato" posto alle dipendenze del Ministero delle Corporazioni ed amministrato dal Prefetto nella sua qualità di Presidente del Consiglio. Il Consiglio, cui i tedeschi avevano ridato la denominazione di Camera di Commercio, era controllato dalla "Sezione economica" (Virtschaftsabteilung). Ritornata sotto la sovranità italiana il 16 settembre 1947 la Camera, a fianco dei servizi istituzionali affidatele, si assunse compiti di approntamento ed affiancamento di iniziative a favore del potenziamento economico provinciale e della ricostruzione dell'economia dai danni derivanti dalla guerra. |
“Atti presidiali”; “Iscrizioni di Consorzi o Ditte”; “Marchi di fabbrica”; “Licenze industriali e commerciali”; “Artigianato”; “Commercio”; "Istruzione tecnica e professionale”; “Fiere ed esposizioni"; “Statistica”; “Albi e ruoli camerali”. |
bb. 129, regg. 4 | 1856-1947 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Inventario |
46 | Cassa mutua provinciale di malattia per gli artigiani - Sede di Gorizia | Ai sensi dell'art. 7 della L. 29 dic. 1956, n. 1533 fu istituita la Cassa mutua prov.le malattia con l'estensione dell'assicurazione obbligatoria contro le malattie per la categoria degli artigiani e per i rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi provinciali (cfr. artt. 12 e 13 della L. 25 lug. 1956, n. 860); tutte le casse provinciali facevano capo a una Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Circolari” 1957-1979; “Verbali” 1957-1977; “Deliberazioni” 1957-1981; “Amministrazione” 1958-1982; "Bilanci” 1958-1979; “Protocolli” 1957-1980. |
bb. 49, regg. 54 | 1957-1982 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
47 | Cassa mutua provinciale di malattia per i coltivatori diretti - Sede di Gorizia | Con L. 22 set. 1954, n. 1136 fu resa obbligatoria l'assicurazione malattia per tutti coloro che direttamente e abitualmente si dedicavano alla manuale coltivazione dei fondi o all'allevamento del bestiame, e per gli appartenenti ai rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi, distinti per comune; in ogni comune era istituita una Cassa mutua comunale dei coltivatori diretti che faceva capo alla Cassa mutua provinciale e tutte erano raccolte in una Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Deliberazioni” 1955-1977; “Amministrazione” 1955-1980; "Bilanci” 1955-1979; “Libri giornali casse mutue comunali” 1955-1977; “Protocolli” 1955-1980. |
bb. 173, regg. 49 | 1955-1981 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
48 | Cassa mutua provinciale di malattia per i commercianti - Sede di Gorizia | Con L. 27 set. 1960, n. 1397 fu resa obbligatoria l'assicurazione malattia per tutti coloro che direttamente e abitualmente si dedicavano ad attività commerciali, e per gli appartenenti ai rispettivi nuclei famigliari. Le persone soggette all'assicurazione erano iscritte in appositi elenchi nominativi provinciali; in ogni provincia era istituita una Cassa mutua malattia provinciale dei commercianti che faceva capo alla Federazione nazionale. Con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale le casse mutue malattia passarono alla gestione commissariale, per poi cessare del tutto a decorrere dal 1° gennaio 1980, quando l'assicurazione contro le malattie diventa obbligatoria per tutti i cittadini. |
“Verbali” 1962-1977; “Deliberazioni” 1964-1981; “Amministrazione” 1961-1983; “Protocolli” 1973-1983. |
bb. 26, regg. 3 | 1961-1983 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
49 | E.N.A.L., Ente nazionale assistenza lavoratori di Gorizia | L’Istituto che trae origine dal "Dopolavoro Italiano"; costituito in "Opera Nazionale Dopolavoro" nel 1925, assunse la denominazione di ENAL nel 1945. Tra i suoi scopi rientravano la promozione della formazione sociale dei lavoratori mediante l'attuazione dei servizi sociali della ricreazione educativa; lo sviluppo e la valorizzazione delle iniziative e delle manifestazioni popolari. Alle dipendenze della Presidenza del Consiglio e del Ministero del lavoro e previdenza sociale, si articolava in uffici provinciali, presso i quali era costituito un Comitato tecnico provinciale nominato dal consiglio di amministrazione. Venne soppresso e posto in liquidazione con la legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
“Affari generali”; “Circolari”; “Contabilità”; “Personale”; “Sport”; “Giochi”; “Turismo"; “Arte e cultura”; “Folklore”.. | bb. 345, regg. 310 | 1945-1983 | Enti, associazioni, fodazioni | Elenco |
50 | E.N.A.O.L.I., Ente nazionale per l'assistenza agli orfani dei lavoratori italiani - Sede di Gorizia | L’Ente, istituito con L. 27 giugno 1941 e riorganizzato con D. Lvo 23 marzo 1948, assisteva fino al compimento del diciottesimo anno di età gli orfani di padre o di madre, purché uno dei due genitori fosse soggetto alle assicurazioni sociali obbligatorie e ricorressero gravi motivi di ordine ambientale ed economico. L'assistenza veniva estesa anche ai figli dei grandi invalidi del lavoro, dei pensionati e dei titolari di rendite totalmente invalidi, quali i ciechi, i paralitici, i tubercolotici. Le sue funzioni furono trasferite ai comuni competenti per territorio in applicazione della legge di soppressione del 21 ottobre 1978, n. 641. | “Personale”; “Assistenza economica, sanitaria, medico psico pedagogica”; “Avviamento al lavoro”; “Orientamento scolastico e professionale”; “Colonie estive”; “Dati statistici”; “Circolari”; “Bollettini, regolamenti interni”; “Schede assistenza”; “Protocolli”. |
bb. 89, regg. 60 | 1961-1980 | Enti, associazioni, fodazioni | Nessun inventario presente |
51 | E.N.A.P.I., Ente nazionale artigianato e piccole industrie di Gorizia | L'Istituto per il promovimento delle industrie di Gorizia nasce nel 1902 su iniziativa della Camera di Commercio al fine di sostenere le piccole imprese locali e per promuovere, secondo la legge austriaca del 9 aprile 1873, la costituzione di cooperative di consumo e consorzi per l'acquisto di materie prime, produzione e vendita. l'Istituto si sviluppò fino a comprendere diversi uffici e servizi: ufficio della mediazione del lavoro, la biblioteca aperta alla consultazione pubblica, la Scuola speciale di perfezionamento per pittori decoratori e arti affini oltre ad una serie diversificata di corsi di formazione professionale. Tra le iniziative, quella di promozione delle industrie casalinghe, già esistenti, tra cui quella del merletto. Vennero inoltre organizzate numerose esposizioni e mostre. Dopo il conflitto, nel 1921, l'Istituto di Gorizia fu unito agli altri Istituti di Venezia, Trieste, Rovereto e Bolzano, nella Federazione degli Istituti per la protezione e lo sviluppo delle piccole industrie nelle Tre Venezie, dotato di Statuto e Regolamento interni. L' 8 ottobre 1925 viene istituito a Roma l'Ente nazionale per l'artigianato e le piccole industrie (ENAPI): l'Istituto goriziano si vede riconoscere le attribuzioni di Comitato per le piccole industrie, poi sede periferica dell'ENAPI. Nel 1938 a Roma viene istituito un nuovo ente, l'Istituto nazionale fascista per l'addestramento e il perfezionamento dei lavoratori dell'industria (INFAPLI) con il compito di incrementare e perfezionare le capacità tecnico professionali dei lavoratori dell'industria. A livello locale i dirigenti della Unione degli Industriali e della Unione dei lavoratori dell'industria organizzano e gestiscono i corsi, con la possibilità di delega all'Enapi. Nel 1945 L'Enapi viene trasformato in delegazione locale dell'ENAPI, dipendendo poi dalla Direzione generale dell'artigianato e delle piccole industrie, costituita presso il Ministero dell'industria e del commercio, con D. L. 23 febbraio 1946 n. 223. L'Enapi fu soppresso e posto in liquidazione in seguito alla legge 21 ottobre 1978, n. 641. |
"Istituto"; "Personalia"; "Istruzione"; "Esposizioni"; "Conferenze"; "Mediazione del lavoro"; "Contributi"; "Biblioteca"; "Consorzi"; "Collezioni"; "Azione a favore degli apprendisti"; "Cassa"; "Segretariato del popolo"; "Credito"; "Statistica"; "Commissione ufficiosa d'esame ai lavoratori"; "Amministrazione"; "Contabilità"; "Protocolli"; "Bottega d'arte Gorizia"; "Gestione merletti"; "INFAPLI". |
bb. 229, regg. 72 | 1903-1980 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Indice Inventario |
52 | E.N.P.A.S., Ente nazionale previdenza e assistenza ai dipendenti statali | L'assistenza sanitaria dei dipendenti statali, di ruolo, non di ruolo, salariati, pensionati (L. 30 ott. 1953, n. 841), civili e militari, era affidata all'ENPAS, istituito con L. 19 gen. 1942, n. 22. Con il DPR 24 lug. 1977, n. 616, che prevedeva il trasferimento alle regioni delle funzioni inerenti alle materie indicate nell'articolo 117 Cost., e con la L. 29 giu. 1977, n. 349, furono passate alle regioni tutte le funzioni amministrative concernenti l'assistenza sanitaria dell'ente, che fu dichiarato estinto e posto in liquidazione. Con l'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (L. 23 dic. 1978, n. 883) fu disposto che il termine per l'esercizio delle funzioni di assistenza sanitaria da parte dei commissari liquidatori poteva essere prorogato fino al 31 dic. 1980 e che entro il termine massimo del 30 giu. 1981 dovevano essere ultimate le operazioni di liquidazione dell'ente. |
“Registri Partitari” 1969-1981 | regg. 102 | 1969-1981 | Enti, associazioni, fodazioni | Nessun inventario presente |
53 | E.N.P.M.F., Ente nazionale per la protezione morale del fanciullo - Sede di Gorizia | Fondato nel 1945 ed eretto in ente morale nel 1949, provvedeva all'assistenza dei minori in stato di pericolo morale, concorrendo all'attività di prevenzione del traviamento, della prostituzione e della delinquenza. Promuoveva altresì studi ed iniziative per il miglioramento dei sistemi di assistenza psichica, pedagogica e morale dei minori. Le sue funzioni furono trasferite ai comuni competenti per territorio in applicazione della legge di soppressione n. 641 del 21 ottobre 1978. | “Amministrazione”; “Convenzioni e assistenza medica”; “Adozioni”; “Corrispondenza”; “Relazioni”; “Orfani”; “Colonie”; “Contabilità”. |
bb. 19, regg. 5 | 1950-1979 | Enti, associazioni, fodazioni | Nessun inventario presente |
54 | Fondazione musicale "Città di Gorizia" | L'archivio è stato dichiarato di interesse culturale dalla Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia nel 2009. È costituito dalla documentazione prodotta dall'Istituto Comunale di Musica (1930-1965) poi Fondazione Musicale "Città di Gorizia" (1965-2003). Ai documenti e atti di amministrazione si aggiungono raccolte di spartiti musicali risalenti al XIX e XX secolo con edizioni stampate, oltre a composizioni musicali appartenute alla Banda Civica. |
scatole 89 | 1930-2003 | Enti, associazioni, fodazioni | Elenco | |
55 | I.N.A.M., Istituto nazionale per l'assicurazione contro le malattie - Sede di Gorizia | Istituito con L. 11 gen. 1943, n. 138, assunse la denominazione di INAM con il DLCPS 13 mag. 1947, n. 435. L'assicurazione obbligatoria contro le malattie era estesa alla categoria dei lavoratori assunti da privati, da società o da enti. L'assistenza economica a favore dell'assicurato o delle persone viventi a suo carico consisteva in un sussidio di malattia. Nel 1974 (L. 386/1974) è stato disposto lo scioglimento del Consiglio di amministrazione dell'INAM e negli anni 1977-1978 (L. 23 dic. 1978, n. 883) con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, l'ente è stato soppresso e liquidato a favore delle unità sanitarie locali. |
“Circolari” 1941-1980; “Determinazioni” 1923-1976; “Verbali” 1953-1979; “Commissioni e comitati” 1948-1980; “Contratti” 1948-1981; “Amministrazione” 1957-1980; “Protocolli” 1959-1981. |
bb. 129, regg. 66 | 1923-1981 | Enti, associazioni, fodazioni | Inventario |
56 | Ospedale pneumologico sanatoriale di Gorizia | La documentazione concerne prevalentemente atti di ordinaria amministrazione, riguardanti in particolar modo le spese di gestione dell’ospedale, vale a dire le spese per il vitto e la degenza degli ammalati; prospetti diagnostici redatti dai medici ospedalieri relativamente alle terapie, di diversa tipologia: dietetiche-alimentari, di medicina generica, di medicina preventiva. | "Giornale di dispensa" 1965-1969; "Giornale merceologico di carico e scarico di generi alimentari" 1960-1970; "Prospetto dimostrativo del costo della diaria" 1959-1963; "Lista delle vivande" 1961-1969; "Riepilogo pietanze" 1963-1968; "Pietanze aggiunte" 1964-1968. |
bb. 38 | 1959-1970 | Enti, associazioni, fodazioni | Nessun inventario presente |
57 | Soroptimist International Association Club Gorizia poi Soroptimist International Club Gorizia | Il “Soroptimist International Association Club di Gorizia - Associazione Soroptimista Internazionale Club Gorizia” fu fondato il 2 maggio 1965 da Lella Au Fiore e dalla madrina Fulvia Costantinides del Soroptimist International Association Club di Trieste. Alla metà degli anni Settanta, in seguito ad una specifica indicazione decisa dalla Presidenza Internazionale, venne assunta la denominazione “Soroptimist International”. Il Club goriziano continua ininterrottamente la sua attività sino alla data attuale, cambiando di biennio in biennio la Presidente. Il Club goriziano è il 32° Soroptimist Club in ordine di fondazione. | bb. 50 | 1965-2015 | Enti, associazioni, fodazioni | Introduzione Inventario |
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58 | Archivio Armando Depetris | Armando Depetris (Monfalcone, 1930 – 2011) fu stimato docente di discipline artistiche e corsi sperimentali, prima a Gorizia e poi nella sua città natale. Fu scultore, grafico, pittore e profondo uomo di cultura, collezionista ed appassionato studioso e promotore delle memorie storiche della sua terra. L'archivio personale è composto di materiali multiformi: lettere, relazioni, appunti, memorie, cataloghi e pubblicazioni, inviti e recensioni, fotografie, cartoline, documenti antichi e libri. Un insieme che documenta, dal 1948 al 2012, l'attività artistica, i legami con noti artisti, galleristi, critici, letterati, l'attività didattica e divulgativa, gli interessi del collezionista e dello studioso. |
bb. 59 | 1930-2011 | Famiglie e persone | Introduzione Indice Inventario |
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59 | Archivio Attems-Cossar | Inizia nel 1106 la storia millenaria dei Conti Attems in Friuli. Membri del Parlamento friuliano, parteciparono al governo del territorio fino alla conquista veneziana del 1420; ebbero alte cariche presso i Conti di Gorizia e, all'estinzione degli stessi, quando Gorizia nel 1500 passò agli Asburgo, ricoprirono importanti incarichi nell'Impero austro-ungarico fino al 1918. Membri degli Stati provinciali di Gorizia, ricevettero il titolo di baroni, ebbero giurisdizione civile e criminale sulla signoria di Santa Croce, presso Gorizia e su Lucinico, Podgora e Cernizza. Nel 1630 gli Attems furono nominati Conti del Sacro Romano Impero. La dinastia continua tuttora nella provincia di Gorizia. | Materiale Attems: n. 22 pergamene Attems degli anni 1323-1672 e un atto notarile, cartaceo, del 1633; n. 4 quadernetti e 2 raccoglitori di argomento vario; 2 quaderni di trascrizione. Materiale Cossar: n. 7 cartelline del Governo Provvisorio del Friuli, 1848 e del Governo Provvisorio della provincia di Gorizia 1918-1925; n. 1 cartellina di manifesti e n. 1 cartellina di corrispondenza privata dell'avvocato Pinausig. |
bb. 2 | 1323-1925 | Famiglie e persone | Nessun inventario presente |
60 | Archivio Celso Macor | Celso Macor (1925-1998), poeta, scrittore, saggista è stato responsabile dell'Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni del Comune di Gorizia. Direttore e collaboratore di diversi periodici e settimanali, si è dedicato a studi di carattere storiografico e ambientale sul Friuli Venezia Giulia e sull’alpinismo. Ha pubblicato racconti, poesie e prose liriche. Parte rilevante della sua produzione letteraria risulta scritta in lingua friulana. | Famiglie e persone | Indice | |||
61 | Archivio Giuseppe O. Longo | Giuseppe O. Longo (Forlì, 2 marzo 1941-) ha ricoperto fino al 31 dicembre 2009 la cattedra di Teoria dell’informazione alla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Trieste. Laureato in Ingegneria elettronica (1964) e in Matematica (1968), ha introdotto in Italia la Teoria dell’informazione. L’Archivio conserva materiale attribuibile all’attività scientifica, letteraria, drammaturgica e di studio legato all’interesse per l’epistemologia, l’intelligenza artificiale, i problemi della comunicazione e delle conseguenze sociali di roboetica. |
b. 109 | 1969-2012 | Famiglie e persone | Introduzione Indice Inventario |
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62 | Archivio storico Coronini Cronberg | Il conte Guglielmo Coronini Cronberg (* Meldelpass 7-7-1905 + Vienna 13-9-1990), ultimo discendente di una nobile famiglia che ebbe alti incarichi presso gli Asburgo fino al crollo dell'impero d'Austria, ha lasciato alla città di Gorizia un ricco patrimonio documentario e librario, che riflette l'ampia attività storiografica del Conte. Con disposizione testamentaria il conte ha stabilito l'istituzione della Fondazione Palazzo Coroniini Cronberg onlus con lo scopo di gestire e valorizzare il suo immenso patrimonio. La documentazione è al momento depositata presso l'Archivio di Stato di Gorizia. Il materiale consiste in materiali sciolti e rilegati, relativi ai secoli XIII-XX; nel materiale di lavoro raccolto dal conte Coronini per la sua opera intitolata "Gorizia Comitale"; nell'archivio privato del Conte, nonché nella collezione di libri prevalentemente attinenti alla storia dell'Austria e delle provincie austriache. |
Atti e documenti 1257-1950; Materiali di studio 1952-1990; Gorizia Comitale; Amministrazione corrente 1950-1990. |
bb. 974, pergamene 200 | 1257-1990 | Famiglie e persone | Inventario Atti e documenti Inventario Amministrazione corrente |
63 | Atti storici del Tribunale di Gorizia | Miscellanea di atti di carattere giudiziario e amministrativo pertinenti al fondo Consiglio capitaniale delle unite contee di Gorizia e Gradisca. Il fondo Consiglio capitaniale è conservato presso l'Archivio di Stato di Trieste. |
bb. 4, reg. 1 | 1703-1833 (con atti dal sec. XVI) | Giudiziario | Inventario | |
64 | Consiglio capitaniale delle unite Contee di Gorizia e Gradisca | Le risoluzioni sovrane 8 maggio, 13 luglio e 17 settembre 1754 emanate da Maria Teresa unirono gli Stati Provinciali delle contee di Gorizia e Gradisca in un unico corpo, e istituirono un governo unico in Gorizia: il Consiglio capitaniale delle unite contee di Gorizia e Gradisca. La generale riforma amministrativa introdotta da Giuseppe II nel 1783 segnò l’aggregazione del Consiglio capitaniale al Governo per il Litorale in Trieste. Il giudizio continuò nella nuova sede ad operare per il disbrigo degli affari giudiziari e amministrativi del Goriziano. Ripristinato a Gorizia dalla sovrana Risoluzione 17 ago. 1791, Il Consiglio riacquistò la piena autonomia in materia amministrativa politica e giudiziaria; dal 1793 la sua attività fu continuata dal Tribunale civico provinciale di Gorizia, per gli affari giudiziari, e dal 1814 dal Capitanato circolare di Gorizia, per gli affari amministrativi. |
Il fondo archivistico è conservato presso l'Archivio di Stato di Trieste | Elenco | 1754-1811 | Giudiziario | Inventario |
65 | Corte di giustizia di Gorizia | A seguito delle riforme del 1849, e in particolare della risoluzione sovrana 14 giu. 1849, la patente sovrana 28 giu. 1850 riorganizzò le magistrature giudiziarie, ed a Gorizia venne eretta una corte di giustizia con giurisdizione provinciale e competenze di prima istanza in affari civili e penali e di seconda istanza nei confronti dei giudizi distrettuali. | “Affari presidiali” 1850-1854; “Affari legislativi ed oggetti di servizio” 1850-1854; “Contenzioso” 1850-1854; “Masse concorsuali” 1850-1871; “Fedecommessi” 1710-1897; “Cause d’appello in affari civili” 1850-1852; “Cause d’appello in affari penali” 1850-1852; “Affari penali di prima istanza” 1850-1854; “Normali in affari penali” 1852-1854; “Miscellanea” 1815-1860; Registri. |
bb. 53, regg. 25 | 1850-1854 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
66 | Giudizio distrettuale del Circondario di Gorizia | Il Decreto della Cancelleria Aulica del 4 gen. 1839 stabilì la contemporanea devoluzione al sovrano delle amministrazioni distrettuali delegate di Grafenberg, Ranziano e Santa Croce al posto delle quali si formò un’unica autorità regia, con sede a Gorizia, denominata Ufficio distrettuale del Circondario di Gorizia. Nel 1854 veniva soppresso il distretto del Circondario di Gorizia; per il disbrigo degli affari giudiziari furono istituiti i neo uffici del Tribunale Circolare e della Pretura Urbana. |
"Oggetti legislativi e normali" 1850-1854; "Oggetti di servizio" 1847-1851; "Affari contenziosi" 1840-1854; "Affari ereditari" 1850-1854; "Tutele e cure" 1840-1852; "Affari penali" 1851-1852; "Miscellanea non contenzioso" 1950-1954; "Contatti notarili" 1850-1854; Registri |
bb. 85, regg. 30 | 1840-1854 | Giudiziario | Inventario |
67 | Giudizio distrettuale di Duino | L’amministrazione giudiziaria di Duino, già giurisdizione signorile e giudizio locale delegato, poi, venne sottoposta nel 1829 al Tribunale Civico provinciale di Gorizia, dopo che Duino era stata aggregata amministrativamente a Gorizia nel 1825. Nel 1847, soppressa la giurisdizione, le competenze giudiziarie di gran parte del suo territorio passarono al Giudizio distrettuale di Monfalcone. Nel 1850 Duino fu ricostituito in Giudizio distrettuale di II classe; in seguito fu definitivamente assorbito dal Giudizio distrettuale di Monfalcone, perdendo così la propria autonoma individualità fin dal 1854. |
“Affari giudiziali e processi civili” 1832-1846; “Sentenze” 1839-1844; “Affari tavolari” 1821, 1829, 1853; “Ventilazioni ereditarie” 1814-1846, 1850-1854; “Affari penali” 1816, 1821; “Protocolli economici e dei contratti” 1802-1839; “Affari contenziosi” 1851-1854. |
bb. 9 | 1802-1854 | Giudiziario | Nessun inventario presente |
68 | Giudizio distrettuale di Gorizia | In seguito a numerose leggi che nel 1895-96 riformarono le giurisdizioni e le procedure, il Ministero della Giustizia emanò con Ordinanza 5 mag. 1897 un nuovo regolamento d'affari per i giudizi di I e II istanza, che rimase in vigore finchè non venne sostituito dalle leggi italiane dopo la I guerra mondiale. A Gorizia fu istituito un Giudizio distrettuale con competenze in affari civili e penali che proseguì la sua attività, regolandola secondo il codice di procedura penale italiano a partire dal 1922, mentre il codice civile italiano fu introdotto gradualmente, e la sostituzione fu completata nel 1929. |
"Processi civili ordinari" 1898-1922; "Affari bagatellari" 1898-1922; "Affari della procedura monitoria" 1904-1919; "Affari di assistenza legale in vertenze civili" 1901-1922; "Affari di esecuzione" 1898-1922; "Disposizioni provvisorie" 1901; "Ventilazioni ereditarie" 1898-1922; "Costituzioni di cura e prolungazione della patria potestà" 1898-1922; "Tutele e cure" 1898-1922; "Affari civili non assegnati ad altro registro" 1898-1922 con "Danni di guerra del Circondario di Gorizia" 1919-1922; "Disdette di contratti di locazione e conduzione" 1911; "Miscellanea di atti civili" 1899-1922; "Atti presidiali" 1898-1922; "Denunzie di crimini e delitti" 1915-1918; "Casi di Contravvenzioni" 1898-1922; "Affari di assistenza legale in vertenze penali" 1898-1922; "Affari del procedimento penale non assegnati ad un altro registro” 1912-1922; "Miscellanea di atti penali"; "Affari tavolari" 1899-1921; Registri. |
bb. 1083, regg. 398 | 1898-1922 | Giudiziario | Inventario |
69 | Giudizio distrettuale di Gorizia - I Sezione | Le riforme istituzionali del 1848 innovarono radicalmente l’ordinamento giudiziario ed amministrativo austriaco. Nell’ambito di ciascun distretto politico vennero eretti più giudizi distrettuali con competenza di I istanza in affari civili e penali; una corte di giustizia fungeva da foro di seconda istanza nei confronti dei giudizi distrettuali Il decreto sovrano del 1 ago. 1849 insediò a Gorizia un giudizio distrettuale, quale foro per la giurisdizione cittadina, che iniziò a funzionare accanto ad un altro giudizio distrettuale di nuova istituzione – detto di “II sezione” – che curava gli affari tavolari dell’intera contea. L’organizzazione così delineata entrò in vigore il 1 lug. 1850. |
"Atti presidiali" 1850-1854; "Affari contenziosi" 1850-1854; "Ventilazioni ereditarie" 1850-1854; "Tutele e cure" 1850-1854; "Atti penali" 1852, 1854. Registri |
bb. 15, regg. 10 | 1850-1854 | Giudiziario | Inventario |
70 | Giudizio distrettuale di Gorizia - II Sezione | A seguito delle riforme del 1849, a Gorizia venne eretto insieme con il giudizio distrettuale avente competenza sugli affari della città, un altro giudizio distrettuale di nuova istituzione - detto Giudizio distrettuale di II sezione - che curava gli affari tavolari dell'intera contea. L'organizzazione così delineata entrò in vigore il 1 lug. 1850 e decadde a seguito delle riforme degli anni 1853-1854. | "Normali" 1852-1854; "Cause civili" 1850-1854; "Atti tavolari" 1950-1954; "Miscellanea" 1850-1854; Registri. |
bb. 14, regg. 5 | 1850-1854 | Giudiziario | Inventario |
71 | Giudizio distrettuale di Monfalcone | Alla caduta della Repubblica di Venezia, cui apparteneva, il territorio di Monfalcone passò all’Austria in forza della pace di Campoformido (17 ott. 1797) e fu munito dal 1 gen. 1798 di un tribunale civile di I istanza retto da un giudice governativo austriaco e dipendente da Venezia. Dal 1805 al 1807 Monfalcone fu occupata dai Francesi e, dopo la pace di Schonbrϋm (14 ott. 1809) entrò a far parte delle napoleoniche province illiriche. Con il gennaio del 1812 fu istituita una Giudicatura di pace del Cantone di Monfalcone secondo la legislazione francese e fu ascritta al distretto di Trieste. Nel 1814 Monfalcone ritornò definitivamente all’Austria, la quale v’insediò un Giudizio distrettuale – Sezione dell’Ufficio distrettuale, che comprendeva anche un Commissariato distrettuale con competenze politiche - dipendente da Gorizia a partire dal 1 nov. 1829. Le riforme giudiziarie attuate nel 1850 e la nuova sistemazione politica e giudiziaria del 1854, disposta dall’ordinanza 6 dic. 1853, fissarono la competenza territoriale del giudizio. Passato Monfalcone all’Italia con la guerra 1915-1918, l’organizzazione giudiziaria austriaca fu temporaneamente mantenuta finché, nel 1922, si passò gradualmente a quella italiana, anche con il cambiamento della denominazione da Giudizio distrettuale a Pretura di Monfalcone. |
"Processi civili" 1798-1922; "Sentenze: ragioni del giudicato" 1798-1804; "Ventilazioni ereditarie" 1808-1922; "Tutele e cure" 1857-1922; "Testamenti" 1854-1895; "Affari tavolari" 1815-1891; "Atti dell'ufficio delle ipoteche" 1812-1814; "Affari legislativi e di servizio" 1860-1922; "Affari bagatellari" 1873-1922; "Affari d'esecuzione" 1898-1922; "Procedura monitoria" 1900-1922; "Disdette di contratti" 1903-1920; "Assistenza legale" 1910-1921; "Disposizioni provvisorie" 1900-1921; "Atti civili diversi" 1898-1922; "Affari penali" 1851-1922; "Miscellanea di atti civili" 1851-1922; "Archivio aggregato di atti del Giudizio distrettuale di Comeno" 1898-1922. |
bb. 544, regg. 132 | 1798-1922 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
72 | Giurisdizione di Canale poi Pretura di Canale | La Signoria di Canale, inclusa nel territorio della contee di Gorizia e Gradisca, a loro volta domini asburgici dal XVI secolo, ebbe una giurisdizione locale retta dai conti Rabatta, che operarono - escluse le due brevi occupazioni napoleoniche - per delega imperiale fino al 1847, quando venne istituito l'Imperial Regio Giudizio distrettuale. L'archivio di Canale, per gran parte del fondo, conserva la documentazione giudiziale e patrimoniale, vale a dire di carattere pubblicistico, dell'antica signoria prima delle riforme asburgiche di metà Settecento. |
"Protocollum Instrumentorum Allodialium" 1650-1822; "Liber Actorum Civilium" 1659-1811; "Protocollum Instrumentorum Cameralium" 1659-1818; "Protocollo economico" 1803-1826; "Protocollo politico economico" 1827-1831; "Libro pupillare" 1840. |
bb. 1, regg. 237 | 1650-1947 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
73 | Giurisdizione di Grafenberg | Il Giudizio locale di Grafenberg quale organo delegato dell’amministrazione politica fu istituito in seguito al Decreto Aulico del 6 ago. 1792. Le funzioni pubbliche affidate dal 1793 al Giudizio di Grafenberg, di cui erano titolari i conti Coronini, si distinguevano in giurisdizionali e politiche. La giurisdizione, a differenza della signoria, aveva carattere esclusivamente pubblicistico: al giurisdicente – un nobile proprietario terriero investito di poteri pubblici - era affidato il compito di amministrare la giustizia e di esercitare le altre funzioni pubbliche. Con il Decreto della Cancelleria aulica del 4 gen. 1839, si stabilì la soppressione dell’Ufficio distrettuale delegato alla Signoria di Grafenberg. Il territorio facente capo fino allora a Grafenberg entrò a far parte del nuovo distretto del Circondario di Gorizia. |
"Atti giustiziali" 1793-1840; "Affari contenziosi" 1828-1840; "Ventilazioni ereditarie" 1826-1840; "Affari diversi" 1831-1838; "Affari concorsuali" 1835; "Protocolli delle transazioni giudiziali" 1794-1822; "Contratti assunti dinanzi al Giudizio di Grafenberg" 1796-1839; "Atti politici" 1794-1829; "Protocolli delle transazioni politico-economiche" 1821-1840; "Protocollo giudiziale della giurisdizione aggregata di Prestau" 1773-1776; Registri. |
bb. 75, regg. 33 | 1793-1840 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
74 | Giurisdizione di Ranziano | Nelle contee di Gorizia e Gradisca, domini asburgici dal XVI secolo, nei riguardi della popolazione non cittadina e di quella che non godeva del privilegio di foro, l'amministrazione della giustizia era affidata di regola ai privati signori e giurisdicenti locali, che la esercitavano sulla base di concessioni sovrane. Ranziano ebbe una giurisdizione locale, retta dai conti Strassoldo; fu soppressa in seguito alla cosiddetta prima concentrazione del 1788 e poi ripristinata con il Decreto aulico del 6 agosto 1792, che stabilì la seconda concentrazione delle giurisdizioni di campagna. Escluse le due brevi parentesi napoleoniche, funzionò fino al 1840, quando le sue competenze passarono all'Ufficio distrettuale del Circondario di Gorizia. |
"Atti giustiziali" 1793-1840; “Ventilazioni ereditarie” 1797-1837; "Protocolli transazioni giudiziali e contratti” 1793-1840; "Atti politici" 1793-1839; “Protocolli transazioni politico-economiche” 1821-1839; “Signoria di Ranziano” 1762-1791; “Giurisdizione di Biglia” 1780-1781; “Signoria di Dorimbergo” 1779-1793; “Giurisdizione di Merna” 1770-1777; “Signoria di Rifembergo superiore” 1673-1793; “Giurisdizione di Savogna” 1782; Registri. |
bb. 127, regg. 13 | 1652-1840 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
75 | Podestà veneti di Monfalcone | Nel 1420 Monfalcone, già soggetta al Patriarcato di Aquileia, passò sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Secondo il sistema veneziano, alla comunità - che conservava propri organi e statuti - venne posto a capo un rettore denominato Podestà. Inviato da Venezia, rimaneva in carica per sedici mesi ed era subordinato al Luogotenente di Udine. Reggeva il territorio impartendo ordini a nome del governo centrale di Venezia, presenziava alle sedute del Consiglio, amministrava la giustizia. | La serie, molto lacunosa, è costituita da quaderni detti “civili” ed “estraordinari” nei quali veniva riassunta l’attività giuridica, ordinaria e straordinaria, svolta dal Podestà. | bb. 640, regg. 291 | 1687-1789 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
76 | Pretura di Cormons | Gli Uffici distrettuali o Preture ebbero attribuzioni ufficiali con Ordinanza interministeriale del 19 gen. 1853. Quello di Cormons, dipendente dall'autorità circolare di Gorizia, entrò in funzione nel settembre 1854; nel riordinamento dell'amministrazione austriaca, disposto con la legge 19 mag. 1858, l'Ufficio distrettuale di Cormons fu eliminato, con conseguente passaggio del territorio che amministrava al Capitanato distrettuale di Gradisca. La legge 23 mag. 1873 introdusse un nuovo regolamento di procedura penale per il quale furono dettate, nello stesso anno, le istruzioni d'esecuzione. Nel 1897 fu emanato anche il nuovo regolamento d'affari giudiziari, che rimase in vigore finché non venne sostituito dalla legislazione italiana dopo la prima guerra mondiale. |
"Affari civili" 1825-1988; "Ventilazioni ereditarie" 1797-1929; "Tutele e cure" 1898-1941; "Testamenti" 1892-1989; "Affari tavolari" 1878-1884, 1973-1986; "Affari presidiali" 1866-1868; 1898-1920; "Affari d'esecuzione" 1898-1989; "Affari penali" 1919-1989; "Archivio aggregato di atti della Pretura di Quisca" 1799-1846; Registri. |
bb. 1518, regg. 15 | 1865-1989 | Giudiziario | Introduzione Inventario 1898-1926 Inventario 1798-1897 Indice Cause civili Indice Ventilazioni |
77 | Pretura di Gorizia | Gli uffici giudiziari dei territori annessi all'Italia dopo la I guerra mondiale furono riformati dalla legislazione italiana che introdusse con il 1 apr. 1922 nuove norme in materia penale e uniformò la denominazione degli uffici al sistema italiano per cui i Giudizi distrettuali mutarono ufficialmente il nome in quello di Preture. | "Processi civili ordinari" 1922-1929; "Petizioni e processi per mandato" 1924-1928; "Affari bagatellari" 1922-1928; "Procedura monitoria" 1923-1926; "Disdette di contratti" 1922; "Assistenza legale" 1925-1928; "Affari d'esecuzione" 1922-1929; "Disposizioni provvisorie" 1923; "Ventilazioni ereditarie" 1922-1929; "Tutele e cure" 1922-1929; "Atti civili diversi" 1922-1929; "Affari della commissione arbitrale" 1925; "Atti tavolari" 1923-1929; "Miscellanea"; "Atti presidiali" 1922-1928. |
bb. 444, regg. 141 | 1922-1940 | Giudiziario | Inventario Atti civili Inventario Atti penali |
78 | Pretura di Gradisca | Le Risoluzioni sovrane 8 maggio, 13 luglio e 17 settembre 1754 emanate da Maria Teresa unirono gli Stati provinciali di Gorizia e Gradisca in un unico corpo e istituirono un governo unico in Gorizia: il Consiglio capitaniale delle unite contee di Gorizia e Gradisca. A Gradisca fu stabilita un'Amministrazione giustiziale alla cui giurisdizione erano sottoposti, oltre agli abitanti non nobili della città, anche i nobili dell'intero territorio, per le cause che non superassero il valore di 50 fiorini. In occasione della riforma amministrativa, introdotta da Giuseppe II nel 1783, l’Amministrazione fu declassata al rango di semplice giudizio locale e prese allora la denominazione di Pretura. La convenzione di Fontainebleau del 10 ottobre 1807 fissò all'Isonzo la nuova linea di confine tra il regno di Italia napoleonico e l'impero d'Austria. Così, mentre il Goriziano rimase all'Austria fino 1809 per poi confluire nelle Province Illiriche napoleoniche, il Gradiscano venne subito a far parte del regno d'Italia napoleonico e inserito nel dipartimento di Passariano. Gradisca divenne capoluogo di distretto e vi fu stabilita la sede della Viceprefettura dell'Isonzo, cui furono subordinati i cantoni di Gradisca, Cervignano, Cormons e Palma. Alla fine del 1807 cessò l'attività dei giudizi locali ed entrarono in funzione le Giudicature di pace in ogni cantone Dopo la parentesi francese (1807-1814), la Pretura, in qualità di giudizio distrettuale, riprese la sua attività e continuò a funzionare fino all'avvento della legislazione italiana dopo la prima guerra mondiale. |
"Atti politico amministrativi e giudiziari" 1503-1867; "Convenzioni e sentenze del Giudice di pace" 1808, 1814; "Protocolli delle udienze" 1809-1812; "Protocolli dell'Ufficio annonico" 1777-1787; "Atti dello stato civile della popolazione della contea di Gradisca" 1806-1813; "Registri della Contea di Gradisca" 1757-1811; "Registri della Viceprefettura dell'Isonzo" 1808-1814; "Registri della Municipalità di Gradisca" 1808-1814. |
bb. 90, regg. 149 | 1503-1830 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
79 | Pretura di Monfalcone | L’occupazione militare, seguita alla vittoria italiana nella I guerra mondiale, e la successiva annessione della Venezia Giulia al Regno d’Italia, decretata nel 1920, non comportarono alcuna innovazione immediata rispetto al sistema giurisdizionale vigente sotto l'Austria. I Giudizi distrettuali del Goriziano, al pari delle altre magistrature giudiziarie dei territori annessi, continuarono ad agire nell’ambito delle competenze e delle circoscrizioni preesistenti, applicando le leggi e seguendo le procedure previste dall’ordinamento austriaco, finché nel 1922, anche con il cambiamento della denominazione in Pretura, si passò gradualmente alla organizzazione giudiziaria italiana. Infatti in quell’anno, ai giudizi distrettuali venne applicato il codice di procedura penale vigente in Italia, mentre per gli affari civili e di procedura civile l’applicazione della legislazione italiana si completò nel 1929. |
"Atti presidiali" 1922-1929; "Processi civili ordinari" 1922-1929; "Petizioni e processi per mandato" 1922-1929; "Affari bagatellari" 1922-1929; "Procedura monitoria" 1922-1929; "Disdette di contratti" 1924-1929; "Assistenza legale" 1923-1929; "Affari d'esecuzione" 1922-1929; "Disposizioni provvisorie" 1922-1929; "Ventilazioni ereditarie" 1922-1929; "Tutele e cure" 1922-1929; "Atti civili diversi" 1922-1929; "Affari della commissione arbitrale" 1923-1929; "Procedura d'accomodamento" 1922-1929; "Miscellanea"; "Archivio aggregato di atti della Pretura di Comeno" 1922-1929. |
bb. 193, regg. 115 | 1922-1929 | Giudiziario | Inventario |
80 | Pretura mista di Cervignano | Le Preture miste o uffici distrettuali, istituiti con ordinanza dei ministeri dell’interno, della giustizia e delle finanze del 19 gen. 1853, come uffici coadiutori delle autorità circolari, entrarono in funzione nel Litorale il 30 sett. 1854. Quello di Cervignano, dapprima soggetto al circolo di Gorizia, acquistò autonomia nel 1860, in seguito allo scioglimento delle autorità circolari, disposto con le ordinanze del ministero dell’interno 17 giu. e 2 nov. 1860. Fu soppresso nel 1868 in seguito all’ordinanza del ministero dell’interno 10 lug. 1868 riguardante l’esecuzione della legge 19 mag. 1868, con l’istituzione del capitanato distrettuale di Gradisca, che ne incorporò il territorio e ne assunse le funzioni politiche riguardanti soprattutto la difesa dello Stato e della pubblica sicurezza, il culto, l’istruzione, l’agricoltura, la sanità, l’edilizia. | Rimangono gli atti presidiali e i protocolli dal 1866 al 1868. | b. 1, regg. 2 | 1866-1868 | Giudiziario | Nessun inventario presente |
81 | Pretura urbana di Gorizia | La patente imperiale 3 mag. 1853 che dette l'avvio ad una nuova organizzazione giudiziaria e fissò i distretti della contea, stabilì a Gorizia un Tribunale Circolare e una Pretura urbana. In seguito a numerose leggi che nel 1895-96 riformarono le giurisdizioni e le procedure, il Ministero della Giustizia emanò con Ordinanza 5 mag. 1897 un nuovo regolamento d'affari per cui la Pretura fu sostituita da un Giudizio Distrettuale di prima istanza. |
"Affari contenziosi" 1854-1897; "Ventilazioni ereditarie" 1854-1897; "Tutele e cure" 1854-1897; "Esecuzioni in affari tavolari" 1889-1897; "Istanze in affari tavolari" 1879-1897; "Miscellanea" 1854-1897; "Contratti stragiudiziali" 1855-1856; "Varie"; "Atti penali" 1854-1897; "Normali" 1854-1897; "Atti aggregati" 1841-1879; "Atti deperiti" 1855-1897. |
bb. 640, regg. 291 | 1854-1897 | Giudiziario | Inventario |
82 | Tribunale circolare di Gorizia | Una nuova organizzazione giudiziaria, fissata dalla patente imperiale 3 mag. 1853 stabilì in Gorizia un tribunale circolare e una pretura urbana, e fissò il rimanente territorio in dieci distretti nei quali agivano uffici distrettuali e preture miste. In questa occasione gli affari tavolari passarono di nuovo al tribunale. La legge 23 mag. 1873 introdusse un nuovo regolamento di procedura penale; numerose altre leggi dal 1895 al 1896 riformarono le giurisdizioni e le procedure, e l’ultimo regolamento d'affari per i giudizi di I e II istanza del 1897 rimase in vigore finché non venne sostituito dalla legislazione italiana dopo la I guerra mondiale. | "Atti presidiali" 1897-1924; "Oggetti legislativi e ordinanze" 1854-1897"; "Oggetti di servizio" 1854-1868; "Affari contenziosi" 1854-1897; "Successioni e curatele" 1854-1897; "Atti concorsuali" 1855-1897; "Affari relativi ai libri fondiari e alle tavole provinciali" 1854-1892; "Miscellanea" 1854-1897; "Affari commerciali" 1863; "Varie"; "Atti penali" 1854-1897; "Processi civili" 1898-1926; "Petizioni e processi per mandato" 1898-1920; "Petizioni e processi cambiari" 1898-1922; "Affari di assistenza legale in vertenze civili" 1902; "Ventilazioni ereditarie" 1901-1907; "Fedecommessi" 1898; "Concorsi" 1898-1926; "Procedimenti di accomodamento (giudiziale)" 1915-1927; "Affari editali" 1898-1906; "Appellazioni" 1898-1913; "Ricorsi in affari civili" 1898-1914; "Affari civili non assegnati ad altro registro" 1898-1928; "Atti sulla firma consorziale" 1898-1927; “Affari di firme" 1898-1927; "Atti di intimazione" 1915-1929; "Atti della Commissione arbitrale" 1922; "Atti del comitato di conciliazione" 1922; "Interdizioni" 1919-1923; "Varie"; "Atti penali" 1898-1927. |
bb. 1399, regg. 437 | 1854-1927 | Giudiziario | Inventario Archivio generale 1854-1897 Inventario Archivio generale 1898-1927 Inventario Atti presidiali |
83 | Tribunale civico provinciale di Gorizia | In esecuzione alla sovrana risoluzione del 4 ott. 1782 di Giuseppe II, le contee di Gorizia e Gradisca furono sottoposte ad un civico e provinciale giudizio con sede a Trieste. Una successiva notificazione del governo centrale stabilì in Gorizia un’amministrazione giudiziale dei nobili per cause inferiori ai duecento fiorini e per gli affari tavolari. Le istruzioni generali per le magistrature giudiziarie portarono altri cambiamenti: il giudizio criminale ritornò a Gorizia e fu formalmente diviso da quello di Trieste e nel 1788 fu soppressa, inoltre, l’amministrazione giudiziaria dei nobili. Nel 1791 il civico e provinciale giudizio per le contee di Gorizia e Gradisca ritornò a Gorizia, autonomo, e fu attivato, nel 1793 come Tribunale civico e provinciale di Gorizia. |
"Processi civili" 1783-1850; "Sentenze civili" 1754-1782; "Masse concorsuali" 1771-1858; "Atti Tavolari"1803-1850; "Processi in oggetti di cambio" 1791-1793; "Ventilazioni ereditarie" 1755-1850; "Atti pupillari e curatele" 1783-1840; "Fedecommessi" 1783-1836; "Note tassali e atti esecutivi" 1838-1850; "Affari generali del personale e tabelle sul progresso delle agende" 1838-1850; "Depositi" 1764-1850; "Transazioni e convenzioni" 1800-1811; "Sessioni giustiziali di campagna" 1791-1793; "Atti penali" 1788-1850; "Normali" 1741-1849; "Protocolli vari" 1773-1814; "Strumenti di corredo" 1783-1850; "Miscellanea di atti deperiti". |
bb. 346, regg. 441 | 1793-1850 | Giudiziario | Introduzione Inventario Ventilazioni ereditarie digitali |
84 | Tribunali del periodo napoleonico | In seguito alle campagne napoleoniche, i territori sulla riva destra dell’Isonzo facenti parte delle contee di Gorizia e Gradisca furono uniti al regno d’Italia, dipartimento di Passariano con il quale rimasero fino alla restaurazione. Gorizia ebbe riconosciuto il rango di capodistretto nella provincia dell’Istria con capoluogo Trieste, e le fu assegnato un tribunale di prima istanza, competente anche per gli affari penali e un giudice di pace. Durante il periodo di occupazione francese (1809-1813), Gorizia ebbe sia un tribunale a livello di capodistretto che una giudicatura di pace a livello di cantone e un giudizio commerciale. |
"Conclusioni e minute degli affari sopra atti commerciali" 1812-1814; "Libri delle udienze" 1812-1814; "Repertorio del libro delle udienze" 1812-1814; "Sentenze e decisioni civili" 1812-1814; "Istanze, convenzioni e entenze d'esecuzione" 1811-1813; “Processi correzionali e d'appello" 1812-1814. |
bb. 12, regg. 5 | 1812-1814 | Giudiziario | Inventario |
85 | Uffici di conciliazione dei Comuni e della Provincia di Gorizia | L'art. 20 dell'Ordinamento giudiziario stabiliva che in ogni comune avesse sede un ufficio di conciliazione, cui era addetto un giudice onorario. La sua nomina fu all'inizio (1865) di carattere regio, dal 1958 la nomina avviene ad opera del Consiglio Superiore della Magistratura. La carica durava tre anni, con un'unica possibilità di rinnovo del mandato. Funzione caratteristica del Giudice conciliatore era l'interposizione nelle private controversie su richiesta delle parti interessate. A Gorizia fu introdotto nel 1929 dopo l'avvento del Codice civile italiano avvenuto nel 1928. La L. 21 nov. 1991, entrata in vigore nel 1993, ha sostituito il Giudice conciliatore con un nuovo magistrato onorario, il Giudice di pace. |
Comuni sede di Uffici di conciliazione: Gradisca, Capriva del Friuli, Cormons, Staranzano, Mariano del Friuli, S. Lorenzo Isontino, Romans d'Isonzo, Dolegna del Collio, Gorizia, Villesse, Savogna d'Isonzo, Monfalcone, S. Canziano, Ronchi dei Legionari, Turriaco, Grado. Il fondo, per i suddetti comuni, comprende: “Cause e ricorsi ingiuntivi” 1930-1997; “Sentenze” 1943-1997; “Decreti ingiuntivi” 1961-1995; “Atti di amministrazione, personale, statistica” 1929-1998. |
bb. 280, regg. 224 | 1930-1997 | Giudiziario | Inventario |
86 | Distretto militare di Gorizia - Ruoli matricolari | Il Distretto militare fu introdotto con l’amministrazione italiana, dopo che Gorizia fu ricostituita in provincia. Curava, a livello provinciale, il reclutamento degli arruolati per l’esercito e l’aviazione attraverso l’Ufficio di leva, che provvedeva al controllo ed al completamento delle liste di leva trasmesse dai Comuni, alla preparazione del lavoro per il Consiglio di leva e per la Commissione mobile di leva. Nel 1937 il Distretto militare di Gorizia venne soppresso: le sue competenze furono trasferite in parte al Distretto militare di Udine, tuttora esistente, e in parte a quello di Trieste, che ha cessato l’attività dal 1 ott. 1995. | “Ruoli ex austro-ungarici”; “Ruoli matricolari” |
b. 1, regg. 211 | 1875-1937 | Militare | Inventario Database |
87 | Liste di leva dei Comuni della Provincia di Gorizia | Fu introdotto con l’amministrazione italiana dopo che Gorizia fu ricostituita in provincia. Il Distretto militare curava, a livello provinciale, il reclutamento degli arruolati per l’esercito e l’aviazione attraverso l’Ufficio di leva, che provvedeva al controllo ed al completamento delle liste di leva trasmesse dai Comuni, alla preparazione del lavoro per il Consiglio di leva e per la Commissione mobile di leva. Nel 1937 il Distretto militare di Gorizia venne soppresso: le sue competenze furono trasferite in parte al Distretto militare di Udine, tuttora esistente, e in parte a quello di Trieste, che ha cessato l’attività dal 1 ott. 1995. | “Liste di leva dei comuni della provincia di Gorizia”: | regg. 2633 | 1888-1948 | Militare | Inventario Elenco liste di leva 1900-1952 |
88 | Ufficio provinciale del lavoro e della massima occupazione | Fu istituito nel 1948 prevedendo come organo periferico del Ministero del lavoro e della previdenza sociale. I suoi compiti più importanti erano quelli di raccolta dati per lo studio della disoccupazione locale, di collocamento volontario e obbligatorio dei lavoratori, di assistenza agli emigrati, di propulsione e adesione alle iniziative dirette a conseguire la massima occupazione. Soppresso nel 1997, le sue competenze sono passate all’Agenzia Regionale per l’impiego – Ufficio di Gorizia e, successivamente, all’Amministrazione Provinciale di Gorizia – Ufficio del Lavoro. | “Circolari”; “Collocamento ordinario”; “Collocamento speciale”; “Apprendistato”; “Migrazioni interne”; “Migrazioni all’estero”; “Orientamento e addestramento professionale”; “Rapporti di lavoro”; “Fascicoli personali”; “Cantieri di lavoro”; “Cantieri di rimboschimento”; “Corsi professionali”; “Registri; “Sezioni comunali di collocamento”. |
bb. 1446, regg. 627 | 1947-1997 | Amministrativo | Inventario |
89 | Archivio notarile di Gorizia - Serie notai | Il fondo comprende atti e protocolli notarili di Gorizia e provincia; conserva anche atti riferiti a territori oggi passati ad altre province ed in qualche caso ad un altro Stato, la Slovenia. Con la Patente austriaca sul notariato del 28 giugno 1850, che imponeva la creazione di camere e archivi notarili in ogni sede di corte di giustizia, a Gorizia gli atti notarili vennero raccolti in un archivio, consegnato al tribunale. Il Collegio notarile goriziano funzionò dal 1855, fuso con quello di Trieste: a Gorizia città furono assegnate tre sedi e alla circoscrizione del tribunale nove: Monfalcone, Gradisca d'Isonzo, Cormons, Cervignano, Circhina, Plezzo, Tolmino, Canale ed Aidussina. Dopo il 1919 fu ricostituito il nuovo Collegio notarile dei riuniti Distretti di Trieste e Gorizia, con sede a Trieste, che funzionò fino al 1929. Dopo la I guerra mondiale gli atti passarono all'Archivio notarile distrettuale; nel 1929 fu istituito l'Archivio notarile distrettuale di Gorizia secondo la legge e il regolamento italiani sul notariato, estesi con R.D. n. 2325, 4 novembre 1928, Disposizioni per l'unificazione legislativa nei territori annessi al Regno. La legge sugli archivi n. 2006, 22 dicembre 1939, stabilì che tutti gli atti notarili dovessero essere versati negli Archivi di Stato. |
Atti notarili, 1563-1915 | bb. 530, regg. 116 | 1563-1915 | Notarile | Introduzione Inventario |
90 | Archivio notarile di Gorizia - Serie testamenti | Trattasi di testamenti depositati per la pubblicazione, presentati o assunti presso la magistratura giudiziaria, che, concentrati nell’archivio notarile distrettuale al momento della sua costituzione, sono stati mantenuti come serie indipendente. | bb. 49, regg. 22 | 1657-1880 | Notarile | Inventario | |
91 | Archivio arch. Max Fabiani | Nacque a Kobdilj (Slovenia) il 29 aprile 1865; Fabiani si occupò di urbanistica. Fra gli altri importanti progetti urbanistici elaborati nel periodo fra le due guerre mondiali sono da ricordare il Piano regolatore di Gradisca (in provincia di Gorizia) nel 1920 e il Piano regolatore per l'ampliamento di Gorizia (1921). L’attività urbanistica di Fabiani si esplicò anche nella partecipazione al Concorso d'idee per un piano regolatore generale relativo a Venezia, al Concorso per un piano regolatore parziale relativo a Palermo e al Piano territoriale Trieste - Capodistria del 1954. Morì a Gorizia il 14 agosto 1962. | Documenti ufficiali e onorificenze, documenti personali, cartoline e assimilabili, schizzi originali per opere di restauro e invenzioni. | bb. 4, disegni in cornice 51, raccoglitori di foto 8 | 1927-1959 | Professionale | Nessun inventario presente |
92 | Archivio arch. Umberto Cuzzi | Figura di rilievo della cultura architettonica nazionale, l'architetto Umberto Cuzzi progettò e realizzò a Gorizia fra 1925 e 1962 edifici pubblici, case e ville rappresentative degli indirizzi architettonici dei primi decenni del secolo. Esercitò l'attività professionale fino alla morte, avvenuta a Torino il 6 marzo 1973. | Studi, progetti e disegni, tutti su lucido. | lucidi 88 | 1925-1962 | Professionale | Nessun inventario presente |
93 | Archivio avv. Luigi Pettarin | Noto personaggio della vita pubblica goriziana, nacque a San Lorenzo Isontino (Gorizia) il 14 agosto 1871. Meritò l'onorificenza di Commendatore della Corona d'Italia e quella del Commendatore dei SS. Maurizio e Lazzaro. Iscritto all'albo degli avvocati dal 1924, fu attivo sostenitore del locale movimento irredentistico e per un certo tempo Presidente della Giunta Provinciale di Gorizia. Morì a Gorizia nel 1950. | Il patrimonio documentario attesta le particolarità degli usi civici in vigore nel Tarvisiano fino all'epoca del primo dopoguerra. | bb. 3 | 1918-1924 | Professionale | Nessun inventario presente |
94 | Archivio avv. Massimiliano Claricini | Massimiliano Claricini, figlio di Ottone e Valburga de Claricini, antica ed illustre famiglia goriziana, nacque a Gorizia il 12 maggio 1892 e vi morì il 30 gennaio 1960. Si laureò in legge a Padova nel 1921 e si iscrisse all'albo degli avvocati il 9 aprile 1926; fu avvocato di Cassazione e per qualche tempo presidente dell'Ordine degli Avvocati e dei Procuratori della provincia di Gorizia. | Carte inerenti la professione di avvocato. | bb. 35 | 1926-1960 | Professionale | Nessun inventario presente |
95 | Archivio avv.ti Valentino ed Eno Pascoli | Avv. Pascoli Valentino: nacque nel 1882; frequentò lo Staatsgymnasium di Gorizia e si laureò in legge nel 1924. Figura di spicco nella vita politica di Gorizia, ricoprì diverse cariche sia nell'ambito comunale, come Podestà di Gorizia, che provinciale in qualità di Commissario e Presidente dell'Amministrazione Provinciale di Gorizia. Fu altresì deputato per il partito irredentista dal 1913 al 1918 alla Dieta Provinciale delle Unite Contee di Gorizia e Gradisca; membro della Commissione italo-jugoslava per la determinazione dei confini e successivamente per la liquidazione dei beni. Morì nel 1976. Avv. Pascoli Eno: figlio di Valentino, nacque a Monfalcone (Gorizia) il 27 giugno 1913; dopo aver frequentato il Liceo Classico di Gorizia, si laureò in legge nel 1939. Presidente dell'Ordine degli Avvocati della Provincia di Gorizia, ricoprì gli incarichi di consigliere comunale e consigliere provinciale di Gorizia. Di riconosciuto valore professionale e culturale, fu autore di diverse pubblicazioni di storia locale, nonché di numerosi scritti di carattere giuridico, concernenti soprattutto il ramo della giustizia penale. Morì a Gorizia il 23 agosto 1993. |
L'archivio professionale degli avvocati Pascoli costituito da atti giudiziari civili e penali. | bb. 116 | 1924-1960 | Professionale | Nessun inventario presente |
96 | Asilo infantile di lingua tedesca in Gorizia | L’asilo infantile, seguendo un'ordinanza del Ministero del Culto e dell'Istruzione del 1872, accoglieva fanciulli appartenenti alle classi operaie, e rappresentava per i bambini di età compresa tra tre e sei anni un centro educativo e formativo con insegnanti specializzati nell'educazione della prima infanzia. L'asilo di lingua tedesca ebbe due sedi e funzionò per l'anno scolastico 1910-1911. | “Registri di classe” 1909-1911. | regg. 3 | 1909-1911 | Scolastico | Inventario |
97 | Ginnasio-Liceo di Gorizia | Deriva, attraverso successive trasformazioni, dall’antico Collegio di educazione istituito nel 1616 dai Gesuiti. Con la Restaurazione si trasformò in Ginnasio di Stato, elevato nel 1820 a Ginnasio accademico di prima classe. In base alle riforme introdotte nel 1848, pur rimanendo il tedesco la lingua di istruzione, l'italiano e lo sloveno vennero inseriti come materie complementari; nel 1852 divennero insegnamenti obbligatori, tuttavia nelle classi superiori si continuò ad insegnare in tedesco). Nel 1913 dall'Imperial-Regio Ginnasio di Stato (K.K. Staatsgymnasium), di lingua tedesca, si staccarono e divennero indipendenti il Ginnasio Classico Sloveno e il Ginnasio Reale Italiano, cui poi si riallacciò quello attuale. Durante la prima guerra mondiale la sua attività fu continuata a Graz da speciali «corsi d’applicazione per alunni delle scuole medie italiane», che, essendo frequentati da allievi di diverse scuole, furono organizzati con criteri particolari che servirono da modello per altre scuole d’emergenza, dette appunto del «tipo Graz ». |
Ginnasio tedesco: "Registri generali " 1905-1915; “Registri di classe”1912-1915; ”Protocolli degli esami di maturità” 1904-1915. Ginnasio italiano: "Registri generali" 1913-1926; “Protocolli degli esami di maturità” 1918-1922; "Protocolli d'esame e amministrativi dei corsi d'applicazione di Graz" 1915-1920. |
b. 1, regg. 170 | 1904-1926 | Scolastico | Introduzione Inventario |
98 | Istituto magistrale di Gorizia | Sorse nel 1775 come scuola normale obbligatoria, con annessi corsi di preparazione all’insegnamento, e dal 1780 al 1810 fu affidata ai padri piaristi o scolopi. Ebbe varie denominazioni e strutture finché nel 1874 divenne istituto magistrale femminile con unita scuola di tirocinio. Dopo essere stato sostituito durante la prima guerra mondiale da corsi per profughi tenuti a Graz e a Kremsier (Moravia), nel 1918 l’istituto magistrale fu riaperto. Dal 1909 fu affiancato da un istituto magistrale sloveno, soppresso dopo l’annessione all’Italia. | "Elenchi degli scolari" 1780-1818; "Registri di classe, estratti e registri d'esami" 1853-1944; “Verbali degli esami di abilitazione” 1941-1948; “Verbali degli esami di idoneità” 1923-24; 1943-48; “Verbali degli esami di promozione” 1942-1952; “Verbali degli esami di idoneità e promozione” 1942-52; “Verbali di ammissione” 1924-44; "Atti vari e corrispondenza" 1909-1952. |
bb. 17, regg. 170 | 1780-1964 | Scolastico | Introduzione Inventario |
99 | Istituto magistrale di Gradisca | Negli anni 1908-1909 le autorità scolastiche progettarono l'istituzione di un Istituto Magistrale Maschile a Gradisca con lingua di insegnamento italiana, mentre a Gorizia venne insediato un istituto analogo ma con lingua di insegnamento slovena. L'anno scolastico 1914-1915 fu chiuso in anticipo il 20 maggio: pochi giorni dopo scoppiarono le ostilità fra Austria e Italia e Gradisca venne occupata dalle truppe italiane. Una parte di studenti emigrò in Italia, in particolare a Firenze; un'altra potè sostenere l'esame di maturità presso la "Commissione esaminatrice per le scuole magistrali" istituita dal governo austriaco a Graz nel 1916. L'Istituto Magistrale riprese la sua attività a Gradisca nella primavera del 1919 con l'avvento dell'amministrazione italiana che lo intitolò al re Vittorio Emanuele III. Fu soppresso nel 1926, dopo che nel 1923 l'Istituto magistrale di Gorizia fu aperto anche agli studenti maschi, mentre a Tolmino era sorto un Istituto Magistrale misto. | “Atti d’ufficio” 1910-1926; “Atti esami di abilitazione” 1920-1925; “Protocolli atti d’ufficio” 1909-1924; “Registri di classe” 1909-1926; “Registri di classe della scuola di pratica” 1922-1924; “Registri di classificazione”1909-1922; “Registri generale di classificazione della scuola di pratica” 1919-1922; “Registro dei voti”1920-1924; “Registro di pratica scolastica” 1912-1921; “Prospetto degli esperimenti didattici e delle lezioni di prova” 1912-1914; “Registri esami di maturità” 1912-1925; ”Verbali esami di abilitazione” 1920-1923. |
b. 10, regg. 128 | 1909-1926 | Scolastico | Inventario |
100 | Istituto magistrale V. Arbarello di Tolmino | Dopo la prima guerra mondiale anche Tolmino passò all'amministrazione italiana e nel 1923 vi fu insediato il Regio liceo ginnasio, intitolato a Vincenzo Arbarello dal 1927. Soppresso nel 1937, venne istituito al suo posto un Regio Istituto Magistrale, sempre intitolato a Vincenzo Arbarello, con unico corso superiore ed inferiore e posto alle dipendenze del Provveditorato agli studi di Gorizia. Nel 1947 Tolmino passò all'amministrazione jugoslava. | “Fascicoli personali allievi” 1928-1944; “Fascicoli del personale insegnante e di segreteria” 1928-1943; “Verbali, contabilità e corrispondenza” 1928-1944. |
bb. 7, regg. 24 | 1928-1944 | Scolastico | Inventario |
101 | Provveditorato agli studi di Gorizia | Introdotto con la normativa italiana, l’ufficio del Provveditorato agli Studi di Gorizia era competente in materia di istruzione elementare e secondaria per l’intera provincia. La riforma Gentile stabilì la circoscrizione regionale dei provveditorati in base al R.D. 31 dic. 1922, n. 1679. Nel 1936, con R.D. 9 mar. 1936, n. 400, i provveditorati ritornarono alla circoscrizione provinciale. Dal 2003 il Regolamento di organizzazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha istituito in ciascun capoluogo di regione gli Uffici Scolastici Regionali, ai quali sono assegnate tutte le funzioni già spettanti agli uffici periferici dell'amministrazione della pubblica istruzione fatte salve le competenze riconosciute alle istituzioni scolastiche autonome, articolate a livello provinciale e/o subprovinciale nei Centri Servizi Amministrativi. | “Affari generali” 1935-1962; “Istruzione elementare” 1925-1963; “Istruzione media” 1934-1968; “Fascicoli personali insegnanti e ispettori scolastici”; “Contabilità speciale insegnanti” 1936-1949; “Protocolli e rubriche scuole elementari e medie” 1936-1962. |
bb. 275, regg. 105 | 1933-1968 | Scolastico | Inventario |
102 | Provveditorato agli studi di Pola | Nel 1936 fu istituito nella provincia dell'Istria, con capoluogo Pola, l’ufficio del Provveditorato agli Studi, ai sensi del R.D. 9 mar. 1936, n. 400. Nel 1947 il trattato di Parigi assegnò Pola alla Jugoslavia e la documentazione fu inviata al Provveditorato agli studi di Gorizia, quale ufficio stralcio per la trattazione delle pratiche amministrative dell’ex Provveditorato di Pola. | “Affari generali” 1936-1947; “Fascicoli personali insegnanti"; “Contabilità speciale” 1936-1948; “Registri dei voti” 1908-1948; “Esami di ammissione” 1923-1943; “Esami di abilitazione tecnica” 1924-1947; "Registri delle matricole e tasse scolastiche” 1923-1942. |
bb. 285, regg. 431 | 1923-1951 | Scolastico | Inventario |
103 | Scuola popolare privata tedesca di diritto pubblico in Gorizia | Nell'impero asburgico la scuola privata sottostava a tutte le norme regolanti quella pubblica e, qualora il suo andamento risultasse buono e fosse evidente la necessità di una scuola nella zona, poteva ottenere il riconoscimento di "scuola privata con diritto di pubblicità". Si differenziava dalla scuola pubblica in quanto gli insegnanti non erano tenuti ad essere in possesso di un'abilitazione all'insegnamento e il direttore poteva dare, nei limiti indicati dalle autorità, un'impronta personale. | “Registri di classe” 1890-1913; “Registri degli alunni” 1905-1914; “Protocollo delle conferenze” 1905-1910. |
regg. 87 | 1890-1914 | Scolastico | Inventario |
104 | Scuola preparatoria alle magistrali di Gradisca | La legge 14 mag. 1869 dettò le norme generali dell'istruzione popolare valide per tutto lo Stato asburgico, delineando il nuovo sistema scolastico austriaco, che, integrato dalla legge 2 mag. 1883 e dal Regolamento scolastico didattico definitivo del 29 set. 1905, rimase valido fino al crollo dell'impero d'Austria. Nel 1869 venne istituita la "scuola cittadina" di 3 classi che si collegavano al quinto corso della scuola popolare generale. Essa era un istituto educativo che si prefiggeva di dare una preparazione culturale e professionale superiore alla scuola popolare generale e di fornire l'istruzione preparatoria per gli istituti magistrali e per quelle scuole tecniche per le quali non si richiedeva l'istruzione preparatoria di una scuola media. | “Protocollo di gestione” 1904-1912; “Libro di classe con libro settimanale” 1896-1908; “Registro di classe con diario settimanale” 1907-1911. |
regg. 18 | 1896-1912 | Scolastico | Inventario |
105 | Procura di Stato di Gorizia | Istituita nel 1848, la Procura di Stato fu inizialmente competente per il solo procedimento penale in materia di stampa. L'ampliamento a tutto il procedimento penale fu stabilito in base alla Costituzione del 4 marzo 1849; l'allargamento di competenza anche alla direzione amministrativa della giustizia nel suo complesso e all'esatta applicazione delle procedure giudiziarie in materia generale, stabilito nel 1850, fu modificato in base alla patente imperiale del 1 dicembre 1851, che ne restrinse le competenze al solo processo penale. Un procuratore di Stato fu pertanto collocato dal 1849 presso ogni Tribunale provinciale come autorità dell'amministrazione giudiziaria che d'ufficio sostenesse l'accusa in tutte le azioni penali. I procuratori di Stato erano subordinati ai procuratori generali di Stato, a loro volta collocati presso ogni Tribunale d'appello. Sotto la sovranità italiana le sue funzioni restarono inizialmente inalterate fino al 1922, quando la procura di Stato cambiò la denominazione in procura del re. | Atti Presidiali; Procedimenti penali; Procedimenti NSt; Rubriche dei giornali presidiali; Registro generale delle accuse; Registro delle denunce St; Registro generale NSt; Rubriche dei denunciati; Rubriche dei danneggiati |
bb. 22 | 1848-1922 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
106 | Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gorizia | Erede istituzionale della Procura di Stato austriaca, la Procura del re poi Procura della repubblica è l’organo giudiziario costituito dal complesso di uffici pubblici che rappresentano nel procedimento penale l’interesse generale dello Stato alla repressione dei reati. La Procura è disciplinata dal Titolo III, Capo I del RD 30 gennaio 1941 n. 12 (Ordinamento giudiziario); ulteriori disposizioni sono contenute nel Codice di procedura penale, nella legge 24 maggio 1951 n. 392 e nel D. Lgs. 20 febbraio 2006 n. 106. | bb. 71 | 1923-1985 | Giudiziario | Introduzione Inventario |
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108 | Archivio De Simone | Pasquale De Simone (Dignano d'Istria, 19 dicembre 1924 – Gorizia, 2 aprile 2004) fu funzionario pubblico, uomo politico e giornalista. Fu uno dei soci fondatori della Democrazia Cristiana a Pola, segretario del locale Comitato di Liberazione nazionale di Pola (CLN) e rappresentante del Movimento Istriano Revisionista (MIR). A Pola fu tra i fondatori del quotidiano, poi settimanale, “L'Arena di Pola”, del quale fu direttore dal 1948 per oltre cinquant'anni. Dopo il 1947, in seguito al Trattato di pace di Parigi, esule si stabilì a Gorizia, dove volle mantenere vive le tradizioni istriane attraverso “L'Arena di Pola” e operò per tenere uniti gli istriani esuli nel mondo e le varie associazioni costituitesi, anche come presidente del Comitato provinciale della Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Gorizia. Partecipò attivamente alla vita politica goriziana e regionale, militando nelle file della Democrazia Cristiana di Gorizia: fu incaricato provinciale dell'Ufficio SPES (sezione propaganda e stampa), segretario amministrativo regionale della DC e, dal 1971 al dicembre 1973, segretario provinciale della DC Isontina. A Gorizia fu consigliere comunale e successivamente assessore alla Pubblica Istruzione, assessore ai servizi finanziari e dal 1972 al 1980 sindaco di Gorizia. Anche nell'ambito regionale diede il suo contributo come funzionario e dirigente. Inoltre fu direttore dal 1959 al 1980 del periodico goriziano “Iniziativa Isontina” e, da sempre interessato al dialogo fra i popoli, promotore degli Incontri Culturali Mitteleuropei. Autore prolifico nell'ambito di tematiche relative alla storia dell'Istria nel secondo dopoguerra e ad aspetti politici, economici e culturali del Goriziano. Il fondo, dichiarato di interesse culturale particolarmente importante dalla Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia, è stato donato dalle figlie di Pasquale De Simone, Giuliana e Laura, al Ministero per i beni e le attività culturali e versato all'Archivio di Stato di Gorizia nel 2012. È stato riordinato e inventariato tra il 2014 e il 2015. |
"Documentazione personale" "Attività professionali (Comune di Gorizia, Democrazia cristiana, “L'Arena di Pola”, altri incarichi a Pola e a Gorizia, corrispondenza)" "Testi e bozze" "Documentazione di altri enti in possesso di De Simone (Comitato Popolare di Liberazione Cittadino (CPL) di Pola, Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Pola, Movimento Istriano Revisionista (MIR), Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Circolo del Cinema di Gorizia, Regione Friuli Venezia Giulia), Ente Regionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura nel Friuli-Venezia Giulia (ERSA)" "Materiale tematico" "Materiale a stampa" "Raccolte di ritagli di giornale" "Materiale fotografico" "Cartoline e similari" "Miscellanea" |
fasc. 215 | ca. 1945-ca. 1980 | Famiglie e persone | Inventario |
Fondo:
Introduzione descrittiva:
Contenuto:
Consistenza:
Estremi cronologici:
Tipologia di fondo:
Strumenti di corredo: