OTTOBRE 2025 – La “suppellettile letteraria”

Il “Documento del mese” di ottobre è stato trovato in Archivio di Stato durante le ricerche sull’edificio della Biblioteca Statale Isontina di Gorizia e letto in occasione della “Domenica di carta 2025”.

Parliamo di una lettera del 16 agosto 1945, inviata dalla Direzione della Biblioteca Governativa al Regio Genio civile di Gorizia, in cui vengono descritti i danni subiti dall’edificio durante la Seconda guerra mondiale, con la richiesta di “provvedere con cortese sollecitudine all’accertamento dei danni e provvedere, prima dell’inizio della cattiva stagione, alla loro riparazione.”

Fa sorridere un’espressione usata in questo documento, sintetico e composto, dall’allora direttore Mario Corsini, per indicare l’insieme del materiale librario. Mentre descrive i danni subiti dalla biblioteca durante le incursione aeree, infatti, usa una locuzione davvero inconsueta: “per effetto della pressione d’aria, dovuta allo scoppio di bombe, sono andate spezzate un numero rilevante di vetri, specialmente delle finestre prospicienti il Corso Verdi” e “anche il tetto à subito dei danni, non assai rilevanti, ma tali da produrre lo spostamento e la rottura di tegole che lasciano filtrare l’acqua piovana in 4 punti, recando così grave pregiudizio alla suppellettile letteraria.”

Il termine “suppellettile” (la cui etimologia deriva dal latino super e lectus), come riportato nel “Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana” G. Devoto – G. C. Oli, ha significati diversi: può indicare comunemente il “complesso di oggetti che costituiscono l’arredamento di una casa, di un edificio, di un ambiente”; nel linguaggio degli archeologi si riferisce ai “referti di uno scavo”; in senso figurato, non comune, se ne parla “a proposito di nozioni accessorie che arricchiscono la cultura fondamentale”.

Il direttore non alludeva dunque solo alla tutela dell’edificio e delle sue masserizie, ma anche ai libri veri e propri, bene molto più prezioso, materiale e immaterialmente concreto per i lettori!

Segnatura archivistica: ASGO, Ufficio del Genio Civile di Gorizia (1923-1966), b. 1841, f. 5997.

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