Luglio 2024 – Il polmone verde di Gorizia tra le due Guerre

Si sa che in tempo di caldo afoso e umidità alle stelle, ognuno cerca un suo refrigerio: chi al mare, chi in montagna, alcuni in collina altri tra i boschi.

Dubitiamo che negli anni Trenta del Novecento la percezione della calura estiva fosse simile a quella odierna: eppure chi rimaneva a Gorizia necessitava di trovare comunque ristoro.

Il bosco di Panovec, oggi in territorio sloveno, al tempo era conosciuto come “Foresta Demaniale di Panovizza” ed occupava un’area di circa 400 ettari, partendo dal convento della Castagnavizza (Kostanjevica) per raggiungere la località di Aisovizza (Ajševica). Compreso interamente nel territorio comunale ma di proprietà dello Stato italiano, esso era tuttavia inaccessibile al pubblico. Finalmente, in seguito all’interessamento del prefetto di Gorizia, Vezio Orazi, la situazione mutò e il Governo fu disponibile ad attenuare i vigenti divieti.

Il 18 luglio 1937 il Prefetto trasmise al podestà goriziano, avvocato Valentino Pascoli, la nota n. 6477 della Direzione della Milizia Nazionale Forestale (in capo al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste). Le condizioni poste per la concessione del libero ingresso al pubblico alla foresta di Panovizza furono piuttosto rigide in quanto volte a tutelarne vegetazione e fauna. L’accesso fu limitato ai giorni festivi, sino al tramonto; i sentieri non potevano essere esplorati e le passeggiate effettuate esclusivamente lungo “strade e viali”. L’ingresso a cani o qualsivoglia animale, a mezzi di locomozione, a trazione meccanica o animale rimase vietato.

Oggi sorridiamo di questo rigore. Ci limitiamo a leggere l’elenco delle restrizioni, auspicando fossero ispirate dalla cura e tutela del bene e dell’ecosistema naturale, oltre che dalla volontà di prevenire danni ed incendi.

 

Segnatura archivistica: ASGO, Prefettura di Gorizia – Archivio di Gabinetto (1927-1947), busta 35, filza 79.

Condividi

Facebook
Twitter
Email
WhatsApp
Fondi archivistici
Archivio De Simone (4) Archivio notarile - Notai (1563-1915) (1) Archivio storico Coronini Cronberg - Atti e documenti (1257-1950) (6) Archivio storico Coronini Cronberg - Biblioteca (1) Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1956) (4) Archivio storico del Comune di Lucinico (1905-1927) (1) Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Gorizia (1856-1947) (1) Capitanato distrettuale di Gorizia (1860-1918) (2) Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia (1919-1926) (1) Commissariato civile per il distretto politico di Gradisca (1917-1922) (1) Direttiva Renzi 2014 (1) E.N.A.L. (1945-1983) (1) E.N.A.P.I. (1903-1980) (3) Ginnasio-Liceo di Gorizia (1904-1926) (1) Giudizio distrettuale di Gorizia (1898-1922) (1) Giudizio distrettuale di Monfalcone (1798-1922) (2) Giudizio Distrettuale di Quisca – Cause civili (1799-1846) (1) Ispettorato provinciale del lavoro – Serie molini e panifici (1920-1965) (1) Istituto magistrale "Vincenzo Arbarello" di Tolmino (1928-1944) (1) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947) (3) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1945-1986) (2) Prefettura di Gorizia - Archivio generale (1927-1962) (10) Prefettura di Gorizia - Ufficio stralcio di Pola (1919-1947) (1) Pretura di Gradisca (1503-1830) (4) Procura dello Stato (1848-1922) (1) Provveditorato agli studi di Pola (1923-1951) (2) Tribunale circolare di Gorizia - Atti presidiali (1854-1924) (1) Tribunale civico provinciale di Gorizia (1793-1850) (3) Ufficio tavolare di Gorizia – Libri e strumenti tavolari (1761-1891) (1)
Vedi gli altri

Articoli

Giugno 2024 – Figli ingrati

Tra gli affari contenziosi sottoposti al giudizio del Tribunale circolare di Gorizia abbiamo trovato un documento scritto da un padre, tal Antonio Grusovin, proprietario di

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più, leggi l’informativa estesa. Continuando la navigazione si acconsente all’utilizzo dei cookie​