Temporanea restrizione presa pezzi
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
Si sa che in tempo di caldo afoso e umidità alle stelle, ognuno cerca un suo refrigerio: chi al mare, chi in montagna, alcuni in collina altri tra i boschi.
Dubitiamo che negli anni Trenta del Novecento la percezione della calura estiva fosse simile a quella odierna: eppure chi rimaneva a Gorizia necessitava di trovare comunque ristoro.
Il bosco di Panovec, oggi in territorio sloveno, al tempo era conosciuto come “Foresta Demaniale di Panovizza” ed occupava un’area di circa 400 ettari, partendo dal convento della Castagnavizza (Kostanjevica) per raggiungere la località di Aisovizza (Ajševica). Compreso interamente nel territorio comunale ma di proprietà dello Stato italiano, esso era tuttavia inaccessibile al pubblico. Finalmente, in seguito all’interessamento del prefetto di Gorizia, Vezio Orazi, la situazione mutò e il Governo fu disponibile ad attenuare i vigenti divieti.
Il 18 luglio 1937 il Prefetto trasmise al podestà goriziano, avvocato Valentino Pascoli, la nota n. 6477 della Direzione della Milizia Nazionale Forestale (in capo al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste). Le condizioni poste per la concessione del libero ingresso al pubblico alla foresta di Panovizza furono piuttosto rigide in quanto volte a tutelarne vegetazione e fauna. L’accesso fu limitato ai giorni festivi, sino al tramonto; i sentieri non potevano essere esplorati e le passeggiate effettuate esclusivamente lungo “strade e viali”. L’ingresso a cani o qualsivoglia animale, a mezzi di locomozione, a trazione meccanica o animale rimase vietato.
Oggi sorridiamo di questo rigore. Ci limitiamo a leggere l’elenco delle restrizioni, auspicando fossero ispirate dalla cura e tutela del bene e dell’ecosistema naturale, oltre che dalla volontà di prevenire danni ed incendi.
Segnatura archivistica: ASGO, Prefettura di Gorizia – Archivio di Gabinetto (1927-1947), busta 35, filza 79.
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
Siamo nel 1802 e il goriziano Giuseppe Persoglia, preso d’amore per questo sport, scrive che, incitato da alcuni Cavalieri e Cittadini di questa città, si è deciso a “tenere il gioco del Pallone, affine di divertire il Publico” con questo “tratenimento” “onesto e nobile che non fa pregiudizio ad alcuni, e desiderato da molti”
Nella sala conferenze della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, nell’ambito del ciclo di incontri “Storie goriziane. Documenti e voci di un territorio”, il direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia, Marco Plesnicar, ha illustrato l’esito del lavoro relativo ad un piccolo ma prezioso complesso documentario
Conferenza di Marco Plesnicar su “Il riordinamento degli Atti civili del Giudizio distrettuale di Quisca (1791-1846)”
Giovedì 24 ottobre 2024 alle ore 18:00 a Palazzo Coronini Cronberg (ingresso da via Coronini 1)
Anche quest’anno la “Domenica di carta” dell’Archivio di Stato di Gorizia si è conclusa con un “tutto esauri-to”: nella mattina di ieri, 13 ottobre 2024 si è infatti svolta la tradizionale iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare gli archivi e le biblioteche statali.
Via dell’Ospitale, 2
34170 Gorizia
tel. +39 0481 532105
Codice fiscale: 80001220310
direttore dott. Marco Plesnicar
Lunedì e mercoledì
8.00 – 11.00
11.00 – 14.00
14.00 – 16.30
Martedì, giovedì e venerdì
8.00 – 11.00
11.00 – 14.00
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