Aprile 2022 – Osti sotto inchiesta

Il documento del mese di aprile proviene dal fondo archivistico “Pretura di Gradisca (1503-1830)” e riguarda un processo, datato 1 febbraio 1719, che vede imputati due osti della località di Farra (oggi Farra d’Isonzo), colpevoli di “ haver tenuta apperta la loro Hostaria doppo il sono dell’Avemaria e datto ricetto in quella a gente a hore insolite …”.

Il capo d’accusa risulta alquanto curioso. Infatti, i fratelli Nicolò e Francesco Del Colle sono stati denunciati per aver “tenuto congresso di gente nella loro hosteria di notte tempo a hore insolite”. Gli editti del periodo infatti prevedevano che i locali fossero chiusi nelle ore serali e notturne, dopo l’inequivocabile segnale dato dal rintocco della campana. Nondimeno i due osti, imprudenti e sprezzanti di una possibile multa, non si limitarono a tenere aperto il loro locale fino alla mezzanotte, ma addirittura fino alle prime ore del giorno seguente. Alcune testimonianze inchiodano i Del Colle citando “… rumori e chiassi che inquietavano il riposo dei circostanti”, tali da costringere perfino una moglie a far “… levare dal letto [il marito] a sgridare sopra la fenestra acciò s’acquietassero e lasciassero riposare”. Si noti che i testimoni – sentiti dal giurisdicente sostituto di Farra, Pietro Antonio Bressani – hanno bensì esposto i fatti, premurandosi di ben specificare di non aver sentito nulla in prima persona (“ma io non li ho sentiti”): quando si tratta di combattere per una giusta causa e difendere le chiassose bevute in compagnia, l’omertà la fa da padrona! Tuttavia non c’è omissione che tenga dinanzi alla confessione diretta rilasciata nientemeno che da uno degli imputati: Nicolò Del Colle, orgoglioso della felice riuscita della festa notturna che aveva richiamato in osteria un buon numero di avventori, fu sentito ingenuamente “confessare di propria bocca … [il fatto] in publicha piazza di Farra”.

Considerate le prove schiaccianti a loro carico, i fratelli Del Colle (“non neganti, ma pienamente confessanti”) furono condannati a una pena pecuniaria di 50 soldi, oltre che alla rifusione delle spese giudiziarie.

D’altra parte la veritas, in vino o senza, finisce col venire pur sempre a galla.

Segnatura: ASGO – Pretura di Gradisca (1503-1830), b. 24, f. 24, 1 febbraio 1719

CONDIVIDI QUESTO ARTICOLO:
Fondi archivistici
Archivio De Simone (4) Archivio notarile - Notai (1563-1915) (1) Archivio storico Coronini Cronberg - Atti e documenti (1257-1950) (6) Archivio storico Coronini Cronberg - Biblioteca (1) Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1956) (4) Archivio storico del Comune di Lucinico (1905-1927) (1) Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Gorizia (1856-1947) (1) Capitanato distrettuale di Gorizia (1860-1918) (2) Commissariato civile per il distretto politico di Gorizia (1919-1926) (1) Commissariato civile per il distretto politico di Gradisca (1917-1922) (1) Direttiva Renzi 2014 (1) E.N.A.L. (1945-1983) (1) E.N.A.P.I. (1903-1980) (3) Ginnasio-Liceo di Gorizia (1904-1926) (1) Giudizio distrettuale di Gorizia (1898-1922) (1) Giudizio distrettuale di Monfalcone (1798-1922) (2) Giudizio Distrettuale di Quisca – Cause civili (1799-1846) (1) Ispettorato provinciale del lavoro – Serie molini e panifici (1920-1965) (1) Istituto magistrale "Vincenzo Arbarello" di Tolmino (1928-1944) (1) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1927-1947) (2) Prefettura di Gorizia - Archivio di Gabinetto (1945-1986) (2) Prefettura di Gorizia - Archivio generale (1927-1962) (10) Prefettura di Gorizia - Ufficio stralcio di Pola (1919-1947) (1) Pretura di Gradisca (1503-1830) (3) Procura dello Stato (1848-1922) (1) Provveditorato agli studi di Pola (1923-1951) (2) Tribunale circolare di Gorizia - Atti presidiali (1854-1924) (1) Tribunale civico provinciale di Gorizia (1793-1850) (2) Ufficio tavolare di Gorizia – Libri e strumenti tavolari (1761-1891) (1)

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più, leggi l’informativa estesa. Continuando la navigazione si acconsente all’utilizzo dei cookie​