Temporanea restrizione presa pezzi
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
È il 17 marzo del 1899 quando l’imperial regio consigliere aulico del Capitanato distrettuale di Gorizia scrive al Municipio di Gorizia informandolo di una situazione assai spiacevole:
“Risulta da una denuncia per truffa che l’ex negoziante Angelo Supancich abitante in via Dogana (rimpetto la fontana) va vendendo ai negozianti delle partite di Polmonese che spaccia falsamente come prodotto della ditta Modolo, evidentemente non sono adatte alla consumazione e probabilmente sono nocive alla salute. In prova se ne rimette una mostra. Mentre l’Ufficio di Polizia curerà la parte criminale del fatto voglia codesto incl[ito] Municipio procedere a norma di legge quale autorità sanetaria e darmi parte di ciò che varà creduto bene di disporre, restituendomi la mostra, quale parte di un corpus delicti.”
Il Municipio incarica allora verbalmente il civico commissario d’annona di praticare “delle visite sanitarie in diversi negozi di commestibili di questa città, per persuadersi sullo stato di bontà delle salsiccie, che in questi vengono poste in vendita”. Occasione succulenta per il commissario, che nel medesimo giorno “procedeva alla confisca di complessivi chil[ogrammi] 34,55 di salsiccie (polmonese) affatto guaste ed inammissibili al consumo”. Secondo le personali dichiarazioni dei commercianti, la maggior parte delle salsicce venne da loro acquistata proprio da “Angelo Suppanzig”, ex negoziante in commestibili.
Il funzionario preposto all’indagine prega allora il Municipio “di voler approvare la confisca ed ordinare l’opportuno per la distruzione delle salsiccie confiscate.”
Che le salsicce confiscate siano poi state effettivamente distrutte o meno, non è dato sapere… Noi speriamo che in quella Pasqua del 2 aprile 1899 nessuno dei malcapitati acquirenti abbia sofferto di problemi di digestione.
Segnatura archivistica: ASGO, Archivio storico del Comune di Gorizia (1830-1927), b. 634 f. 1061/I prot 3293 del 17 marzo 1899
A partire dal 4 novembre 2024 e fino a nuove disposizioni contrarie, l’utente potrà chiedere giornalmente fino ad un massimo di 3 (tre) unità
Siamo nel 1802 e il goriziano Giuseppe Persoglia, preso d’amore per questo sport, scrive che, incitato da alcuni Cavalieri e Cittadini di questa città, si è deciso a “tenere il gioco del Pallone, affine di divertire il Publico” con questo “tratenimento” “onesto e nobile che non fa pregiudizio ad alcuni, e desiderato da molti”
Nella sala conferenze della Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, nell’ambito del ciclo di incontri “Storie goriziane. Documenti e voci di un territorio”, il direttore dell’Archivio di Stato di Gorizia, Marco Plesnicar, ha illustrato l’esito del lavoro relativo ad un piccolo ma prezioso complesso documentario
Conferenza di Marco Plesnicar su “Il riordinamento degli Atti civili del Giudizio distrettuale di Quisca (1791-1846)”
Giovedì 24 ottobre 2024 alle ore 18:00 a Palazzo Coronini Cronberg (ingresso da via Coronini 1)
Anche quest’anno la “Domenica di carta” dell’Archivio di Stato di Gorizia si è conclusa con un “tutto esauri-to”: nella mattina di ieri, 13 ottobre 2024 si è infatti svolta la tradizionale iniziativa promossa dal Ministero della cultura per valorizzare gli archivi e le biblioteche statali.
Via dell’Ospitale, 2
34170 Gorizia
tel. +39 0481 532105
Codice fiscale: 80001220310
direttore dott. Marco Plesnicar
Lunedì e mercoledì
8.00 – 11.00
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14.00 – 16.30
Martedì, giovedì e venerdì
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